“No all'obbligo dei cartelli con i prezzi”. I benzinai si preparano a nuove proteste

Valacchi (Faib Firenze): “Provvedimento inutile che mina il nostro diritto a riposi, ferie e malattia”

Benzinai, no all'obbligo dei cartelli

Benzinai, no all'obbligo dei cartelli

Firenze, 17 aprile 2023 – Sono pronti alla mobilitazione contro l'obbligo di esporre i cartelli con i prezzi dei carburanti. I benzinai potrebbero infatti annunciare entro qualche giorno nuovi scioperi e proteste. Il 31 marzo scorso il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha firmato il decreto che dispone infatti l'obbligo, a partire dal 1 agosto 2023, di esporre negli impianti il prezzo medio regionale (o quello nazionale sull'autostrada) insieme a quello praticato dal distributore. «Il prezzo, però – protesta Federico Valacchi, presidente dei benzinai Faib Confesercenti di Firenze – dovrà essere aggiornato ogni 24 ore, anche quando l'impianto è chiuso, in modalità self, quando siamo in ferie, nel giorno di riposo o addirittura in un letto di ospedale». E ciò quando con un semplice click è possibile collegarsi al sito Osservaprezzi carburanti (carburanti.mise.gov.it) e conoscere i prezzi applicati negli impianti. «Le compagnie, inoltre, devono reperire 24 mila cartelli – fa presente il presidente Faib Firenze – e ancora non sappiamo come questi dovranno essere esposti, se devono essere elettronici o cartonati. Indubbiamente c'è anche un'impossibilità logistica di dotare in 90 giorni tutti gli impianti d'Italia dei nuovi cartelloni. La data del 1 agosto è troppo vicina».

Le proposte delle associazioni di categoria

Per questo i benzinai propongono eventualmente un'implementazione del sito, con ciascun distributore che la mattina alle 8 potrebbe comunicare il prezzo medio, per vederlo poi pubblicato poco dopo sul portale. In alternativa, sarebbero disponibili ad esporre un cartello con un QR code che rimanda al sito con i prezzi medi del giorno. Oppure, ancora, non far valere l’obbligo nei giorni di chiusura dell’impianto e nei festivi. 

Possibili proteste in arrivo

«E' assurdo e inconcepibile che, come soluzione ai grandi problemi, si obblighi a mettere un cartello che non serve di fatto a niente, nemmeno ai clienti», sottolinea Valacchi. «Non ci stiamo preparando solo a nuove mobilitazioni. Dall'incontro che faremo martedì 18 aprile a Roma potrebbe uscire una linea che ci riporta indietro agli anni Ottanta, quando gli impianti chiudevano il sabato alle 12 e fino al lunedì gli automobilisti non potevano fare più benzina, nemmeno in modalità self. Anche noi abbiamo infatti il diritto al riposo, alle ferie, alla malattia e potremmo organizzare di nuovo il lavoro come si faceva allora».