Carburanti, maxi evasione: benzinaio finisce nei guai

L’uomo è accusato dalla guardia di finanza per una frode di 1,5 milioni di euro Le indagini hanno fatto emergere imposte non pagate negli anni 2017 e 2018

Indagine della guarda di finanza (foto d’archivio)

Indagine della guarda di finanza (foto d’archivio)

Volterra (Pisa), 15 aprile 2023 – Finisce nei guai un benzinaio della zona, accusato di avere evaso le tasse per un valore che ammonta a un milione e mezzo di euro. E’ il frutto di un’indagine capillare portata avanti dai finanzieri della Tenenza della Guardia di Finanza di Volterra, che hanno scoperchiato la voragine fiscale che, stando la conclusione delle attività delle fiamme gialle, è stata creata da un distributore di carburante che opera in città.

I finanzieri, come detto, hanno indagato e quindi individuato un distributore facente parte della rete commerciale di una primaria compagnia petrolifera, con punto di vendita nel Comune di Volterra, che da anni aveva omesso di comunicare le dichiarazioni fiscali, evadendo così sia le imposte dirette che l’Iva dovuta.

L’attività che ha avuto l’epilogo con la scoperta della maxi evasione fiscale è stata eseguita durante l’intensificazione dei controlli da parte della finanza agli impianti stradali di carburante disposta a livello nazionale, sia in relazione a possibili speculazioni sui prezzi, sia per quanto riguarda il rispetto della corretta indicazione al pubblico dei prezzi praticati.

In particolare, in concomitanza con un’attività ispettiva finalizzata a riscontrare la corretta esposizione e comunicazione dei prezzi praticati nei confronti del distributore di carburante, è stata avviata da parte dei finanzieri una verifica fiscale da cui è emerso che l’impresa non aveva presentato le dichiarazioni fiscali che riguardano gli anni d’imposta 2017 e 2018.

All’esito della verifica fiscale sono stati quindi constatati ricavi non dichiarati per circa 1.500.000 euro e è stata contestualmente segnalata all’Agenzia delle Entrate un’evasione delle imposte dirette e dell’imposta sul valore aggiunto per circa 500.000 euro. "L’attività di servizio eseguita dalle Fiamme Gialle conferma il costante e quotidiano impegno della Guardia di Finanza nel garantire la corretta concorrenza sui mercati – si legge in una nota dei finanzieri - il rispetto della normativa posta a tutela della trasparenza dei prezzi e nel contrastare ogni forma di evasione fiscale, con un approccio operativo trasversale e per questo sempre più incisivo".

I.P.