Livorno, 22 settembre 2022 - Nove misure cautelari (tre in carcere, due ai domiciliari e due obblighi di dimora), quasi 100 milioni di euro sequestrati e una frode fiscale da 600 milioni di euro nel commercio di carburanti. È il bilancio di un'operazione della Guardia di Finanza di Vicenza che, spiegano gli inquirenti, ha smantellato un'organizzazione criminale di caratura internazionale attiva nel Vicentino e nel Veneto da un lungo periodo.

Un complesso ma ben rodato sistema di false fatturazioni ha portato l'associazione a delinquere a evadere milioni di euro, un giro d'affari monumentale che ruotava intorno all'emissione di false fatture per operazioni inesistenti allo scopo di abbattere l'Iva. A beneficiare poi del giro non erano solo gli ideatori e i promotori della truffa, ma anche le cosiddette "pompe bianche", cioè i distributori di benzina esterni al circuito delle maggiori compagnie di carburanti, che potevano praticare prezzi concorrenziali.
Tra i beni sequestrati ci sono anche uno yacht ancorato a San Vincenzo e una villa con piscina sulle colline della Val di Cornia, oltre a autoveicoli, altri vari immobili e 250 conti bancari.