
Allarme della Cgil in vista dell’inizio dell’anno scolastico: c’è una significativa mancanza di personale
L’allarme sale a poche settimane dalla prima campanella. La Cgil punta il dito sulla carenza del personale Ata (tecnico e amministrativo) nelle scuole toscane. Al punto da mettere a rischio l’avvio delle lezioni in alcuni istituti. L’allarme, partito da Arezzo ma esteso a livello regionale, sta nero su bianco in una lettera che Luisa Attaguile, al timone del dipartimento scuola del sindacato, ha inviato al direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Ernesto Pellecchia, al provveditore di Arezzo Lorenzo Pierazzi, al segretario toscano della Cgil-Flc Pasquale Cuomo e a tutti i dirigenti scolastici della provincia.
"Siamo preoccupati e indignati per l’assegnazione dei contingenti di personale Ata, gravemente insufficienti e inadeguati a garantire il regolare funzionamento delle istituzioni scolastiche del territorio". Il riferimento è alla situazione aretina ma allarga al quadro toscano, perchè gli effetti sono gli stessi per ogni provincia: "Rallentamenti negli adempimenti amministrativi, difficoltà nella gestione dei laboratori, ridotta assistenza agli alunni, compresi quelli con disabilità, e un peggioramento della sorveglianza e della sicurezza degli edifici scolastici".
Attaguile snocciola i numeri che danno il quadro a livello territoriale, comparati con quelli delle altre province. Arezzo è tra le prime quattro per numero di alunni: con 42.073 rappresenta il 9,63% della popolazione scolastica toscana. In testa alla classifica c’è Firenze con 114165 studenti (26% della popolazione scolastica toscana), seguita da Pisa con 50929 (11,66%) e Lucca con 45626 alunni (10,45%). Un dato che si conferma elevato anche per gli alunni con disabilità: sono 2288 nell’Aretino di cui 1115 in situazioni di gravità (legge 104). A Firenze il numero sale a 4465, seguito da Pisa con 2641 e, appunto, Arezzo.
Per la Cgil "le assegnazioni in deroga risultano gravemente insufficienti non solo nella nostra provincia ma anche a livello regionale con disparità evidenti tra province che hanno ricevuto assegnazioni di personale con numeri sensibilmente più favorevoli". Cita alcuni esempi: "Grosseto con appena il 5,56% della popolazione scolastica toscana e meno alunni disabili riceve lo stesso numero di collaboratori scolastici assegnati al nostro territorio: 83. Pisa, con un ’incidenza leggermente superiore (11,66%) ottiene 103 collaboratori scolastici e più personale nelle altre categorie". Poi rilancia: "Una disparità che incide negativamente sul diritto allo studio e all’inclusione, aggrava il caricpo di lavoro del personale in servizio". Di qui l’appello del sindacato a "una revisione urgente dei criteri di ripartizione dei posti in deroga per il personale Ata".