
Imu 2025, si avvicina la scadenza per pagare l'acconto
Firenze, 4 giugno 2025 – Torna anche nel 2025 l’appuntamento con l’Imu, l’Imposta municipale unica, che va versata in due rate annuali: la prima, quella in acconto, scade lunedì 16 giugno. Come negli anni precedenti, i contribuenti possono scegliere di saldare in un’unica soluzione oppure dividere l’imposta in due tranche, con la seconda rata in scadenza il 16 dicembre.
Secondo lo studio Uil del 2024, che ha incrociato i dati del Pil pro capite con le medie di imposizione Imu per le abitazioni di lusso (categorie catastali A1, A8, A9) e per le seconde case, la Toscana si conferma tra le regioni dove si spende di più. Il costo medio annuo per contribuente supera infatti i 2.300 euro, una cifra che posiziona la nostra regione al secondo posto a livello nazionale, subito dopo il Veneto, dove si raggiunge una media di 2.353 euro per unità abitativa.
Chi deve pagare l’Imu
E’ chiamato a versare l’Imu chi è in possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali e salvo quelle di lusso, aree edificabili e terreni agricoli. A dover pagare sono i proprietari, ma anche gli usufruttuari, i titolari di altri diritti reali, i concessionari di aree demaniali o i locatari in caso di leasing immobiliare.
L’Imu resta dunque un tributo rilevante per le casse comunali, ma anche per i contribuenti, che devono districarsi tra regolamenti, aliquote comunali e numerose eccezioni. Per il 2025, una novità riguarda proprio le modalità di pubblicazione delle aliquote: i Comuni sono tenuti a caricare le delibere sul sito del Dipartimento delle Finanze entro il 14 ottobre, affinché siano pubblicate ufficialmente entro il 28 dello stesso mese. In caso contrario, si applicano le aliquote base stabilite a livello nazionale.
Le esenzioni
Rimangono in vigore le principali esenzioni, come quella per le abitazioni principali non di lusso e per i terreni agricoli condotti da coltivatori diretti. Sono previste anche alcune riduzioni della base imponibile, ad esempio per le case date in comodato a figli o genitori, per gli immobili storici o per quelli affittati a canone concordato. Non mancano infine sconti riservati a pensionati residenti all’estero.
Le sanzioni
Chi dovesse dimenticare di pagare entro la scadenza può ricorrere al ravvedimento operoso. A seguito della riforma delle sanzioni introdotta a fine 2024, anche per lmu le penali sono state rimodulate e, se ci si mette in regola entro pochi giorni, risultano più leggere rispetto al passato.
Il consiglio è sempre quello di verificare con attenzione le delibere del proprio Comune e di rivolgersi ad un Caf o a un consulente fiscale per non incorrere in errori o dimenticanze. Ma soprattutto, non dimenticare la data del 16 giugno: per chi possiede una seconda casa o un immobile classificato come di lusso, si tratta di un appuntamento da segnare in rosso sul calendario.