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Cronaca

“Dal bungalow-palafitta in giardino alla casa fantasma”. Ecco quando la vacanza si rivela un incubo

Solo dal primo aprile al 31 maggio scorsi, agli sportelli della Federconsumatori Toscana si sono rivolte 209 persone. Grandi: “Ecco come fare per evitare rischi”

“Dal bungalow-palafitta in giardino alla casa fantasma”. Ecco quando la vacanza si rivela un incubo

Firenze, 25 giugno 2025 – Dalla casa fantasma alla prenotazione fuori piattaforma. Con l’avvio della stagione delle vacanze, aumentano anche le truffe legate al mondo del turismo.

Attività chiusa per ferie - Crediti iStock Photo
Attività chiusa per ferie - Crediti iStock Photo

Sono sempre di più le persone senza scrupoli che si fanno beffe di chi sogna di rigenerarsi un po’ dopo mesi di lavoro e di fatiche. Solo dal primo aprile al 31 maggio scorsi, agli sportelli della Federconsumatori Toscana si sono rivolte 209 persone. Un numero impressionante, che fotografa l’altra faccia della bella stagione.

“In questi giorni – spiega Laura Grandi, presidente di Federconsumatori Toscana – stiamo ricevendo numerose segnalazioni di mail-truffa che imitano la grafica di portali molto noti, soprattutto Booking.com. Il messaggio, spesso recapitato pochi giorni prima della partenza, avverte che il pagamento del soggiorno non è andato a buon fine e chiede di ripetere l’operazione. Peccato che il link rimandi a un sito falso e pericoloso, privo di qualsiasi criterio di sicurezza”.

Il trucco è semplice, ma efficace: il turista, ormai pronto a partire, clicca per non perdere la prenotazione. Solo dopo scopre che ha versato soldi – e magari anche i propri dati personali – a un truffatore. È una forma sempre più diffusa di phishing, la tecnica informatica che induce le vittime a rivelare dati sensibili, di fronte a comunicazioni apparentemente ufficiali.

Ma non finisce qui. Altra truffa sempre più frequente è quella “dell’alloggio gestito da un sedicente proprietario “appena trasferitosi all’estero””. Il contatto, spiega sempre Grandi, “si dimostra da subito molto disponibile: invia un contratto ben confezionato, ma chiede però che la caparra venga versata su un conto estero”. E dopo il bonifico, ecco che ‘magicamente’ scompare nel nulla. Ma c’è di più. A questo punto, i documenti inviati per formalizzare la prenotazione potrebbero venire utilizzati per costruire false identità e ripetere la truffa con altre vittime. Insomma, raggiri senza fine. “Un altro caso comune - prosegue Grandi, - avviene quando viene proposto di spostare la prenotazione al di fuori delle varie piattaforme su cui corrono gli annunci”. Un metodo che si basa sulla convenienza, dato che il cliente in questo modo “risparmierebbe i costi di prenotazione, mentre il proprietario quelli di gestione”. Ma i rischi sono enormi, perchè “prendere accordi fuori dalle piattaforme non protegge da eventuali truffe: non sappiamo con chi abbiamo a che fare e, se il proprietario sparisse con la caparra, non sapremmo più su chi rivalerci”, dice Grandi. Insomma, occhio alle ‘trattative private’.

E attenzione anche allo ‘scambio-casa’ e alla ‘casa fantasma’. A qualcuno è capitato di “ritrovarsi in un alloggio ben più brutto di quello pagato per un fantomatico guasto dell’ultimo minuto”, mentre altri sono rimasti proprio a bocca asciutta, perchè arrivati sul posto hanno toccato con mano che la casa, semplicemente, non esisteva. “Succedono cose davvero incredibili - aggiunge Grandi -. Un anno fa, nelle Marche, un signore, invece del magnifico bilocale a due passi dal mare reclamizzato online, si è trovato di fronte una specie di bungalow-palafitta creato nel giardino del proprietario di casa. Una famiglia, invece, si ritrovò a condividere un appartamento. Insomma, i casi sono sempre di più. Bisogna fare attenzione, perchè vedersi rovinare le proprie agognate vacanze è poi un attimo…”.

Le truffe corrono anche via sms, attraverso il cosiddetto smishing: messaggi creati ad arte, che spingono a cliccare su link dannosi, a fornire dati sensibili o a scaricare virus. In ogni caso, l’obiettivo è sempre lo stesso: sottrarre informazioni personali o soldi, spesso entrambi.

Per difendersi, Federconsumatori consiglia innanzitutto di non cliccare mai su link sospetti e di non fornire dati personali o bancari in risposta a mail o SMS non richiesti. È importante usare solo canali ufficiali per comunicare con strutture ricettive o con la propria banca, controllare l’indirizzo email del mittente e, in caso di SMS, verificare se il numero è registrato come Alias nel portale Agcom.

Se il danno è già stato fatto – se si è cliccato, pagato o condiviso dati – è fondamentale rivolgersi subito alla sede Federconsumatori più vicina o al servizio nazionale SOS Turista, contattabile al numero 059.251108 o via email a [email protected].