
Caregiver familiare, Giani promulga la legge: “La Toscana a fianco di chi si prende cura”
Firenze, 25 agosto 2025 – Una mano tesa verso chi si occupa di un familiare non autosufficiente. La Toscana riconosce per le legge la persona che in ambito familiare, domestico, si prende cura (caregiver) di un familiare convivente non autosufficiente o disabile. La legge regionale adesso promulgata dal presidente della Regione Eugenio Giani pone le ‘Disposizioni per la promozione ed il riconoscimento della figura del caregiver familiare’.
La legge era stata approvata dal consiglio regionale nella seduta del 31 luglio ed introduce principi chiave per il riconoscimento del ruolo del caregiver, “ritenendolo una figura di fondamentale importanza all'interno della rete del sistema di welfare”. Il ruolo del caregiver familiare viene così individuato come “componente informale della rete di assistenza che ruota intorno alla persona, coinvolto a pieno titolo nel sistema integrato dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari”.
Nel dettaglio, la legge prevede il riconoscimento del ruolo del caregiver come parte integrante del sistema di welfare regionale, il suo coinvolgimento nei percorsi di cura attraverso i progetti personalizzati di assistenza e di vita, una rete di sostegno integrata tra servizi sociali, sanitari, enti locali, associazioni e terzo settore. Non solo. Previsti anche un centro di ascolto regionale con servizio telefonico per orientamento, supporto e informazione, oltre ad interventi di promozione per diffondere la conoscenza della figura del caregiver, favorendo programmi di aggiornamento e iniziative di conciliazione vita-lavoro.
"Con questa legge - ha detto il presidente Giani - la Regione valorizza i caregiver familiari, donne e uomini che ogni giorno si prendono cura di un proprio caro con disabilità o non autosufficiente. Era importante inquadrare nella normativa regionale, in particolare nel rapporto con la rete dei servizi sociosanitari, una figura che in tante famiglie svolge un compito prezioso e difficile e lo fa in maniera gratuita e volontaria. Rafforziamo così il nostro impegno a sostegno delle famiglie e delle persone più fragili, offrendo loro strumenti reali di aiuto e di attenzione finalizzati anche a contrastare solitudine isolamento”.
Per l'attuazione della legge sono stanziati 175.000 euro annui fino al 2027, destinati a servizi di supporto e progetti. "Questa legge - ha aggiunto l'assessora al welfare Serena Spinelli - rappresenta un passaggio importante per far sì che questa figura, decisiva per la qualità di vita e il benessere della persona assistita, possa svolgere al meglio i suoi compiti, potendo contare sul supporto di tutti i soggetti sociali, sanitari e socio-sanitari con cui si trova a interagire”.