MAURIZIO BAGLIONI
Cronaca

Bancomat di San Francesco, vecchie cassette addio: ad Assisi offerte con il pos

Il progetto è promosso da Banco BPM e Numia, in collaborazione con la Cei. "Una novità che guarda soprattutto agli stranieri e protegge dai furti"

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Assisi (Perugia), 24 agosto 2025 – Il bancomat è dappertutto, si sa. Ma che un giorno entrasse anche in chiesa, beh, non è mica una cosa da ridere. Eh già. Ora l’obolo nelle basiliche, nei santuari e nelle chiese si può fare anche con il pagamento elettronico, per la gioia dei fedeli, dei turisti (all’estero si paga anche il caffè col bancomat) e, perché no?, anche della Chiesa stessa, che vedrà moltiplicarsi il tradizionale obolo con i centesimi in un euro o più grazie al volatile, e invisibile, pagamento elettronico.

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E dunque, dopo che la Basilica di Santa Maria degli Angeli, insieme ad altri edifici di culto italiani, ha fatto da battistrada per il progetto "100 totem in 100 chiese" promosso da Banco BPM e Numia, in collaborazione con alcune diocesi e con il supporto della Conferenza episcopale italiana, altri luoghi sacri del territorio saranno interessate dal progetto. Luoghi che richiamano folle di pellegrini e turisti dall’Italia e dall’estero, emblematici per quanto hanno rappresentato per i Santi di Assisi, da Francesco a Chiara, sino a Carlo Acutis.

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Offerte in chiesa, addio monete. Ora si fanno con carta di credito o bancomat

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Per la precisione, dopo quello della Basilica papale di Santa Maria in Porziuncola – dove Francesco visse molti anni insieme ai confratelli, dove accolse santa Chiara, dove ottenne l’indulgenza del Perdono e dove morì la notte del 3 ottobre del 1226 – altri totem sono già stati installati o in via di collocazione. In particolare all’Eremo delle Carceri - San Francesco e i suoi primi compagni vi si ritiravano in contemplazione -, al Santuario di San Damiano - Francesco vi ebbe la sua vocazione ascoltando la voce del crocifisso e dove Santa Chiara fondò il suo ordine monastico, risiedendo qui fino alla morte -, alla Chiesa Nuova, costruita sul luogo che la tradizione identifica come la casa paterna di San Francesco d’Assisi.

E ancora altri saranno installati, entro fine agosto, sempre ad Assisi, nella chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione dove è sepolto il Beato Carlo Acutis, che sarà canonizzato il prossimo 7 settembre, e il Protomonastero di Santa Chiara dove nell’omonima basilica è custodito il corpo di Santa Chiara, la ‘pianticella di Francesco’.

"È una novità che guarda molto, a mio avviso, ai fedeli stranieri – dice un religioso – che chiedono se sia possibile fare delle donazioni e degli oboli utilizzando il pagamento elettronico". "Tutto si evolve e anche la raccolta delle offerte per la chiesa si adegua", dice chi guarda il totem.

"Consente di effettuare donazioni in modo sicuro e con la possibilità di tutelare la privacy", aggiunge una donna mentre guarda il funzionamento. "Si evitano quelle cassette per le offerte tradizionali che, spesso e volentieri, sono stati oggetto di furto da parte dei malintenzionati di turno", aggiunge un’altra voce.

"Anche gli artisti di strada utilizzano il bancomat per raccogliere offerte, superando il classico cappello: è un segno dei tempi che la Chiesa non poteva non raccogliere". Per quanto riguarda Assisi c’è da dire che, da qualche tempo, un sistema similare (ma indipendente da "100 totem in 100 chiese") è in funzione all’interno delle Basiliche di San Francesco, il luogo più visitato da una platea internazionale e consente di effettuare offerte con il pos o altre modalità digitali. Sotto le navate, insomma, ora c’è il bancomat: e alzi la mano chi non pensa che sia questa l’immagine più adeguata ai tempi di oggi.