
Dal falso carabiniere al Caller Id: truffe in Toscana, quali sono le più pericolose. E come fare per difendersi
Le truffe telematiche sono un mondo sconfinato, ma anche in Toscana sono capitati casi di persone che si sono ritrovate con il conto in banca svuotato senza quasi accorgersene. E' di qualche giorno fa il caso di un pensionato che ha spostato i risparmi su Iban indicati come ’sicuri’ dai malviventi, che lo hanno ripulito. Tecnicamente si chiama Caller Id e consiste nel modificare il numero con cui si sta chiamando fingendo di essere una banca o un ente considerare credibile allo scopo di spingere gli interlocutori a trasferire denaro, comunicare dati personali o compromettere il dispositivo telefonico stesso.
La vittima, quindi, si vede chiamare da un numero che conosce e per questo può facilmente cadere nel raggiro. Per evitarlo è necessario drizzare le antenne e fare una verifica in più: quando vengono chiesti soldi e dati personali o più in generale la chiamata è sospetta, spesso è bene riagganciare e chiamare direttamente il numero dell'ente (come ad esempio la banca) per capire se effettivamente sono stati loro ad aver effettuato la telefonata.
Un'altra tecnica molto in voga è quella del phishing: anche in questo caso l'obiettivo è quello di ottenere informazioni personali come nomi utente, password e dati bancari, fingendosi enti affidabili. La differenza è che qui si utilizzano email, messaggi di testo o siti web fraudolenti per ingannare le vittime e spingerle a rivelare i propri dati sensibili. Per evitarlo conviene guardare con molta attenzione il messaggio che si riceve e anche in questo caso fare una verifica prima di comunicare qualsiasi dato o cliccare su mail sospette.