
La sezione "lavoro" comprende non solo il tasso di occupazione ma anche indicatori evoluti come il gender pay gap, i titoli di laurea, la quota di export
Affari e lavoro: un campo vasto e complesso che si compone di tanti indicatori che vanno dalle startup innovative al tasso di infortuni sul lavoro mortali e con inabilità permanente, dal numero di laureati alla cassa integrazione, dai fallimenti al gender pay gap, dal Pil alle chiusure di attività.
In questa classifica particolare la provincia toscana con il risultato migliore è Firenze, che è sesta in Italia e scalza Prato, che l'anno precedente era prima. Ma la città laniera, anche se perde 15 posizioni, resta tra le migliori d'Italia per alcuni sottoindicatori, per esempio le nuove iscrizioni (ma questo non è detto che sia un dato positivo, vedi la piaga delle ditte apri e chiudi e le molte ombre del distretto parallelo a conduzione cinese) e il gender pay gap, che la vede addirittura prima in Italia.
Il resto della classifica: Arezzo (44), Siena (54), Pisa (56), Grosseto (74), Pistoia (85), Lucca (96), Livorno (99), Massa-Carrara (102).