Firenze, 7 agosto 2025 – Nei casi di omicidio stradale, il cellulare alla guida costituisce un’aggravante? No, ce lo ha confermato l’avvocato penalista Federico Bagattini. Ma facciamo un passo indietro.
Tre vite spezzate in un attimo, un’autostrada bloccata per ore, un’intera comunità sotto shock. È il bilancio del tragico incidente avvenuto lunedì 4 agosto in A1 tra Arezzo e Valdarno in direzione Firenze. Un violento tamponamento che ha provocato la morte di tre persone.

Mentre proseguono le indagini sulla dinamica, oggi è spuntato un video del camionita indagato per l’incidente. Nelle immagini si vede l’autista del mezzo pesante circa 10 minuti prima dell’impatto che ha letteralmente distrutto l’ambulanza della Misericordia di Terranuova Bracciolini su cui viaggiavano i due soccorritori Gianni Trappolini, 56 anni, e Giulia Santoni, 23, oltre al paziente Franco Lovari, 76.
Il filmato mostra il camionista, 58 anni, mentre ascolta musica in cabina e distoglie più volte lo sguardo dalla strada guardando in basso a destra. Non è chiaro ancora cosa stia guardando, ma è inevitabile che il pensiero vada a un telefonino, uno smartphone, qualche dispositivo elettronico.

L’autista del Tir è indagato. L’ipotesi di reato è omicidio stradale plurimo. A vedere quelle immagini pubblicate – non si sa da chi e non si sa come – sul canale YouTube e TikTok del camionista, viene da porsi alcune domande: cosa si rischia per omicidio stradale? Ci sono aggravanti se si sta al telefono? Lo chiediamo a Federico Bagattini, avvocato penalista.
Omicidio stradale, cosa si rischia.
“Per l’ipotesi ordinaria, e dunque senza aggravanti, è prevista la reclusione da un minimo di 2 anni a un massimo di 7”.
Omicidio stradale plurimo.
“La pena può essere aumentata fino al triplo, ma non può andare oltre i 18 anni di reclusione, indipendentemente o meno dalla presenza di aggravanti. E dunque anche con le aggravanti il massimo della pena è 18 anni”.
Omicidio stradale, il cellulare alla guida è un’aggravante?
“Nei casi di omicidio stradale, l’accertata guida al telefono non costituisce aggravante. È comunque un indice di gravità che la Cassazione ha considerato imponente e quindi deve orientare il giudice sull’irrogazione di una pena particolarmente alta o severa. Perché l’omicidio stradale con il telefono alla guida non è una condotta solo imprudente, ma viola un obbligo di legge che è quello di non usare il telefono alla guida”.
Usare il telefono alla guida, cosa si rischia.
“I casi sono molti e diversi tra loro. Volendo comunque fare un riassunto e tenendo conto delle modifiche del nuovo Codice della strada. Se vengo colto a guidare con il cellulare in mano e ho meno di 10 punti sulla patente, scatta il ritiro. Se invece ho più di 10 punti, solo l’ammenda. Circa 150 euro. Se da questa prima volta e trascorsi due anni, vengo colto un’altra volta, allora si applica la sospensione della patente. Da un minimo di 3 mesi a un massimo di 2 anni”.