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Le reazioni in Toscana all’elezione del Papa: le città accolgono in festa la fumata bianca

Scelto il nuovo Pontefice: il Conclave riesce a convergere sul nome. In tanti erano alla televisione in attesa. Suonano le campane in diverse città. Molta curiosità intorno alla nuova figura che guiderà la Chiesa

Le reazioni in Toscana all’elezione del Papa: le città accolgono in festa la fumata bianca

Firenze, 8 maggio 2025 – Suonano le campane in diverse diocesi per l’elezione del nuovo Papa. Le città toscane accolgono la fumata bianca con gioia e curiosità. Un momento importante anche per la Chiesa Toscana in questo 8 maggio 2025, giorno che rimarrà comunque impresso nella mente di tutti.

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I cardinali Betori (a sinistra) e Lojudice durante il giuramento di inizio Conclave

Tanta gente ha seguito anche in Toscana le dirette delle televisioni, che minuto dopo minuto hanno inquadrato il camino da cui si attendeva l’uscita della nuova fumata. Dopo le tre fumate nere, appunto, la fumata bianca che simboleggia l’elezione del nuovo Papa. 

Due erano i cardinali toscani in conclave: il cardinal Betori e il cardinal Lojudice. “Guardiamo a San Pietro con emozione e fiducia”: così il presidente della Regione Eugenio Giani su Facebook accogliendo l’elezione del nuovo Papa. “State tranquilli, il nuovo Papa non sarò io”, aveva detto il cardinal Lojudice, un bergogliano convinto dell'opportunità di continuare sul sentiero di Papa Francesco. 

Festa anche in Umbria: ad Assisi, dove sono nel pieno le feste per il Calendimaggio, dal palco è stata annunciata la fumata bianca. 

"Esprimo una grande gioia per il nuovo Papa". Così il presidente della regione Toscana Eugenio Giani è poi tornato sulla notizia dell’elezione.

"Un'emozione sentire dal mio ufficio le campane della cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze suonare a festa per annunciare la fumata bianca - aggiunge in una nota -, perché l'elezione del nuovo pontefice è un momento significativo per tutti, credenti e non credenti. Questa elezione arriva in un contesto geopolitico molto difficile. Sono certo che Papa Leone XIV, primo Papa statunitense della storia, saprà dare il proprio alto contributo alla causa della pace e dell'amicizia tra i popoli. Particolarmente ricco di significato il primo augurio di pace universale, di pace disarmata, che ha voluto rivolgere a tutti i popoli".

Per Giani "il nuovo Papa rappresenterà una nuova voce di speranza e un punto di riferimento per milioni di persone nel mondo. Un dono per la comunità cristiana, ma anche per l'umanità intera. Come toscani porgiamo al Pontefice i migliori auguri di un magistero aperto e ricco di significato".

E arrivano i messaggi dalle varie diocesi. Ecco quello della diocesi di Grosseto. 

Il vescovo Bernardino con tutto il popolo di Dio delle Chiese di Grosseto e di Pitigliano-Sovana-Orbetello gioiscono per il dono del nuovo Pastore della Chiesa universale: “Preghiamo il Signore per il nostro santo padre il papa Leone XIV: il Signore Dio nostro, che lo ha scelto nell’ordine episcopale, gli conceda vita e salute e lo conservi alla sua santa Chiesa, come guida e pastore del popolo santo di Dio”.

Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, sottolinea "l'eredità straordinaria" di papa Francesco ed elogia il riferimento diretto del nuovo pontefice al suo precedessore invocando una pace "disarmata e disarmante".

Mazzeo evidenzia: "In un mondo dilaniato dai conflitti e scenari internazionali sempre più drammatici, sarà un compito difficilissimo, ma ne abbiamo straordinariamente bisogno".

Analogamente si esprime la sindaca di Firenze, Sara Funaro: "Robert Francis Prevost, papa Leone XIV, raccoglie la grande eredità di papa Francesco che ha saputo parlare al mondo con forza, umiltà e tenerezza. Al nuovo pontefice l'augurio di camminare nel solco del dialogo, della giustizia e della pace, in un tempo complesso che chiede ascolto, visione e coraggio. Che possa essere guida capace di unire e di affrontare con determinazione le grandi sfide globali".

"La Chiesa sa sorprendere – dice Elena Pampana, presidente di Acli Toscana – perché il messaggio del Vangelo è novità, cambiamento, stupore. Per questo mandiamo un grande augurio a Papa Leone XIV, perché sappia non solo rafforzare la fede dei credenti, ma anche ascoltare e accogliere con grande attenzione le necessità di chi si trova ai margini della società, anche coloro che non condividono la fede cristiana. Con fiducia, guardiamo al futuro della Chiesa sotto la sua guida autorevole".