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Cronaca

Influenza in arrivo, dall’Australia segnali poco rassicuranti. Toscana pronta coi vaccini

I medici: “Vaccinarsi rimane il modo più sicuro per affrontare la stagione influenzale, proteggersi dal ceppo B e ridurre il carico sulle strutture sanitarie, garantendo maggiore sicurezza per tutta la comunità”.

I medici: "Il vaccino, la miglior arma contro l'influenza"

I medici: "Il vaccino, la miglior arma contro l'influenza"

Firenze, 8 settembre 2025 – L’influenza sta già correndo veloce in Australia e ciò che accade nell’emisfero sud è sempre un indicatore prezioso per prevedere l’impatto della stagione influenzale nel nostro paese. Ogni anno gli esperti osservano attentamente i virus che circolano dall’altra parte del mondo, per capire quali ceppi saranno più diffusi e quali vaccini risulteranno più efficaci.

I dati australiani di quest’anno non sono rassicuranti: le infezioni sono aumentate del 70% e le ospedalizzazioni del 50% rispetto alla stagione precedente. Il ministero della Salute, insieme alle regioni, ha acquistato i vaccini trivalenti, che offrono protezione contro i tre principali ceppi influenzali, oltre allo spray nasale per i bambini dai 2 ai 6 anni.

Elisabetta Alti, vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Firenze, spiega che “ci aspettiamo anche quest’anno il picco dell’influenza durante il periodo natalizio. È quindi consigliabile vaccinarsi da due mesi a un mese prima di Natale, per arrivare protetti all’apice della stagione influenzale”. I vaccini nella nostra regione saranno disponibili a partire dal primo ottobre nelle Rsa e, dal 6 ottobre, per tutto il resto della popolazione. La vaccinazione gratuita, ricordiamolo, è rivolta alle categorie particolarmente a rischio: anziani, donne in gravidanza, persone con malattie croniche, caregiver e lavoratori socialmente utili.

Un aspetto preoccupante emerso dai dati australiani riguarda il ceppo B dell’influenza. “Negli ultimi anni questo ceppo aveva circolato poco, così da lasciare gran parte della popolazione senza protezione naturale. In Australia, invece, il ceppo B quest’anno è stato predominante ed è per questo motivo che si è registrato un aumento significativo delle infezioni e delle ospedalizzazioni”, spiega Alti.

Questo rende la vaccinazione ancora più importante, perché colmare il gap di protezione contro il ceppo B può ridurre il rischio di contagi e complicanze.

Oltre all’influenza, gli esperti ricordano che è possibile effettuare la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale e del vaccino anti-Covid, senza rischi e con molto buona tollerabilità. La nuova variante di Covid, che si è diffusa anche durante i mesi estivi, è già inclusa nel vaccino aggiornato disponibile tra meno di un mese.

Particolare attenzione, continua la dottoressa, va rivolta anche ai bambini, che continueranno a poter ricevere lo spray nasale, più semplice da somministrare e comunque efficace. “Vaccinarsi non è importante solo per proteggere se stessi, ma anche per limitare la circolazione del virus e tutelare chi è più fragile”, sottolinea Alti.

L’influenza può “provocare febbre alta, dolori muscolari e stanchezza, ma nelle persone fragili può aggravare le condizioni preesistenti e portare a complicanze molto serie. Insomma, il virus dell’influenza non è affatto innocuo”, conclude Alti.