
Piazza San Pietro: per la messa di canonizzazione presenti 80mila persone
Roman, 7 settembre 2025 – Il gran giorno è arrivato. Carlo Acutis, il giovane studente milanese morto a 15 anni a causa di una leucemia fulminante, è ufficialmente santo. Oggi, domenica 7 settembre, in piazza San Pietro, si celebra la messa solenne di canonizzazione. Insieme ad Acutis “entra nel calendario” il beato Piergiorgio Frassati, studente e alpinista piemontese morto nel 1925.
A celebrare la messa papa Leone XIV, con decine di altri sacerdoti. Fra loro l’arcivescovo di Milano Mario Delpini e una trentina di presbiteri della diocesi, che hanno guidato un gruppo di un migliaio di pellegrini giunti a Roma fin dai giorni scorsi.
È cominciato il deflusso da piazza San Pietro degli oltre 80mila fedeli arrivati a Roma per la canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati. Al termine del giro di Leone XIV in papamobile la folla ha iniziato a lasciare la piazza. A coordinare la sicurezza dalla Sala grandi eventi della Questura di Roma, il questore Roberto Massucci e il capo di gabinetto Giampaolo Monastra. Con loro la portavoce della questura Elisabetta Accardo.
Una grande festa di fede e di popolo. Sono oltre 80mila i fedeli presenti a piazza San Pietro e nelle zone adiacenti per la canonizzazione di Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati presieduta da Papa Leone. Lo riferiscono le autorità competenti. Fra loro c'è anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha incontrato il papa all'interno della basilica.

Il pontefice non ha dimenticato l'attualità, dedicando un passaggio della funzione al difficile contesto geopolitico internazionale, segnato dalle terribili vicende che stanno accadendo in scenari di guerra. "Prima di chiudere questa celebrazione, desidero salutare voi che siete venuti qui, così numerosi, a festeggiare i nostri due nuovi santi" ha detto papa Leone prima di lanciare un appello per la pace: "Affidiamo a Dio la nostra incessante preghiera per la pace, specialmente in Terra Santa e in Ucraina e in ogni altra terra segnata dalla guerra. Ai governanti ripeto 'Ascoltate le voci della coscienza'. Dio non vuole la guerra, Dio vuole la pace, Dio sostiene chi si ostina a uscire dalla spirale dell'odio e a percorrere la via del dialogo".
Piergiorgio Frassati, l'altro giovane proclamato santo oggi, domenica 7 settembre, insieme a Carlo Acutis, era un grande appassionato di montagna e alpinista dilettante. Tra i gruppi partiti per Roma c'è anche una nutrita delegazione dell'associazione Giovane Montagna, che ha contribuito ad aprire e a fare conoscere diversi "Sentieri di Frassati", ispirati all'attività del giovane piemontese da oggi santo. Ci sono soci da Milano, Torino, Genova, Roma.
Si prega anche "per i responsabili dei popoli e delle nazioni" alla messa di canonizzazione di Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis presieduta da papa Leone XIV. In una delle preghiere dei fedeli, in lingua francese, si prega affinché i responsabili delle nazioni "nella continua ricerca del bene comune, custodiscano la dignità della persona umana e perseverino nella via del dialogo e della concordia".

La messa di canonizzazione di Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati è stata detta in diverse lingue: fra le altre latino, greco, inglese, spagnolo, arabo, coreano, francese, portoghese e, ovviamente, italiano. Il papa ha pronunciato l'Omelia in italiano. Le preghiere e le letture alternano i diversi idiomi, senza traduzione. Nel libretto è a disposizione, per chi la volesse seguire, la traduzione nelle lingue impiegate durante la funzione.

Al termine dell'omelia sono saliti sull'altare per l'offertorio i familiari dei due nuovi santi. Per Carlo Acutis, fra gli altri, c'erano la mamma Antonia Salzano e il papà Andrea Acutis. Con loro anche i due fratelli di Carlo, oggi 15enni, Michele e Francesca. I due ragazzi sono nati dopo la morte del fratello santo, che non hanno mai conosciuti. Mamma Antonia ha sempre detto che fosse stato Carlo a dirle, in punto di morte, che sarebbe diventata mamma ancora.
Nella sua omelia papa Leone ha voluto citare una frase di Carlo Acutis. "Carlo - ha spiegato il pontefice - diceva che davanti al sole ci si abbronza, davanti all'Eucarestia si diventa santi. La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi, la felicità e lo sguardo verso Dio". I santi "Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis - ha chiuso il papa - sono un invito rivolto a tutti noi, soprattutto ai giovani, a non sciupare la vita ma a farne un capolavoro". L'omelia si è così conclusa, sottolineata da un'esplosione di applausi della piazza.

La messa è proseguita con l'omelia, pronunciata da papa Leone XIV. "Il rischio più grande della vita è quella di sprecarla, al di fuori del progetto di Dio - così ha iniziato il pontefice rivolgendosi ai pellegrini - Dio ci chiama a buttarci senza esitazione nell'avventura che lui ci propone. Che possiamo accogliere nella misura in cui ci spogliano di noi stessi. Tanto giovani si sono trovati a questo bivio della vita. Come San Francesco" che "ha preferito all'oro, all'argento e alle stoffe di suo padre i poveri, gli ultimi". Un paragone, quello fra San Francesco e Carlo Acutis, che è spesso ritornato in questi giorni che hanno accompagnato il percorso verso la sua canonizzazione.
"In questa cornice oggi guardiamo a San Pier Giorgio Frassati e a san Carlo Acutis - ha osservato papa Prevost - Carlo ha incontrato Gesù grazie alla sua famiglia, ad Andrea e Antonio, presenti qui insieme ai fratelli - passaggio, questo, sottolineato da un grande applauso - e lo ha conosciuto grazie alla scuola".
Un parterre foltissimo per le celebrazioni ufficiali di canonizzazione dei santi Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati. Insieme al pontefice, stanno concelebrando la funzione 36 cardinali, 270 vescovi e oltre 1.700 sacerdoti. Tra loro ci sono l'arcivescovo di Milano Mario Delpini e 30 preti ambrosiani.

Prima della funzione papa Leone XIV ha voluto rivolgere, a sorpresa, alcune parole ai giovani pellegrini che affollano San Pietro per la canonizzazione di Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati. "Buongiorno e buona domenica. Fratelli e sorelle benvenuti, oggi è una bellissima giornata per l'Italia e per tutto il mondo". Così il pontefice, dal sagrato, ha voluto salutare tutti i presenti, soprattutto i giovani "venuti - ha detto - a questa santa messa da tutto il mondo. È veramente una benedizione del Signore, trovarci qui".
Papa Prevost ha, quindi, salutato i familiari dei nuovi santi che, ha concluso, hanno insegnato "l'amore per Gesù Cristo, per l'Eucarestia ma anche l'amore per i poveri".
In piazza San Pietro sono appena arrivate le reliquie dei santi Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati, testimonianze concrete attraverso le quali i fedeli potranno invocare la protezione dei due giovani santi, canonizzati insieme nella messa solenne in corso a Città del Vaticano. Un frammento di cuore e un pezzo di indumento. Sono queste le due reliquie dei nuovi due Santi, rispettivamente di Carlo Acutis e di Pier Giorgio Frassati, portate all'altare.
Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati sono stati appena iscritti all'Albo dei Santi, l'elenco ufficiale dei santi riconosciuti dalla Chiesa Cattolica. Un momento che segna l'ufficializzazione della canonizzazione dei due santi scomparsi ancora adolescenti. Da piazza San Pietro si è levato un commosso applauso.

La messa per la canonizzazione di Carlo Acutis e di Piergiorgio Frassati, studente torinese morto a 24 anni nel 1925 per una meningite virale è iniziata. Dopo la richiesta del cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei santi, dal pulpito si stanno illustrando i profili di Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis.
Con una solenne processione ha preso il via la messa di canonizzazione di Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis in piazza San Pietro. A presiederla Papa Leone, presenti anche i familiari di Carlo Acutis.