
Carlo Acutis (1991-2006), morto a 15 anni di leucemia
MILANO – I drappi con i volti dei due giovani beati – da oggi santi – stanno già sventolando alle porte della Basilica di San Pietro: stamattina Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati saranno canonizzati insieme da Papa Leone XIV. Ci aveva sperato tanto la mamma di Carlo, Antonia Salzano, quando la prima data – il 27 aprile, in occasione del Giubileo degli adolescenti – era stata rimandata a causa della morte del pontefice che aveva aperto a Carlo la via della santità, Papa Francesco.
Per Pier Giorgio, morto nel 1925 a 24 anni, era stata inizialmente indicata la data del 3 luglio, che coincideva con il Giubileo dei giovani. “Anche se era più grande e ha vissuto in un’altra epoca, Pier Giorgio Frassati è un santo molto vicino a Carlo, in tanti aspetti: hanno in comune questo amore per Gesù e l’Eucarestia”, aveva ricordato mamma Antonia, nel mese di aprile. Studenti, sportivi, in prima linea nel volontariato fino alla loro morte, per malattie fulminanti: saranno proclamati santi lo stesso giorno, saranno i primi a essere canonizzati da Robert Francis Prevost ed è atteso in piazza San Pietro anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Per entrambi si sono messi già in pellegrinaggio famiglie e giovani da tutta Italia e non solo. I primi devoti da Milano (la “casa“ di Acutis), Assisi (dove ha voluto essere sepolto ed è esposto il suo corpo) e Torino (città d’origine di Frassati) sono arrivati ieri per partecipare all’udienza di Papa Leone XIV. Sabato notte si sono messi in viaggio oratori e scuole. La cerimonia di canonizzazione, alle 10, sarà concelebrata da 36 cardinali, 270 vescovi (tra cui l’arcivescovo di Milano Mario Delpini) e oltre 1.700 sacerdoti. Domani, alle 12, la Messa di ringraziamento nella Basilica di San Pietro sarà presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei santi.
Parallelamente sarà festa nelle parrocchie e negli oratori milanesi, che saranno attraversati dalla “staffetta di preghiera” con le reliquie di Carlo Acutis. In ogni oratorio verrà posizionato anche un pannello commemorativo con l’immagine del giovane milanese, primo santo della generazione Millennial, già eletto patrono del web. Il 12 ottobre, giorno in cui ricorre il 19esimo anniversario della morte di Carlo Acutis, è già in programma l’iniziativa “Santi con Carlo”, tra giochi, animazione e preghiere. E il giorno dopo, alle 21, nel Duomo di Milano, messa di ringraziamento per la canonizzazione.

“Con il suo limpido sorriso, con il suo gusto per la vita, con la sua navigazione in internet per esplorare conoscenze e miracoli eucaristici Carlo è una parola amica per quelli che vivono ora l’adolescenza – sottolinea l’arcivescovo Delpini –. Gli adolescenti di oggi sono spesso descritti come un problema, come una tormentata infelicità o come una inaccessibile opacità, si parla delle loro paure e delle loro violenze, delle loro inconcludenze e delle loro lacrime. Non dico che non ci siano buone ragioni per allarmi e rimproveri. Penso però che Carlo possa raggiungere i ragazzi e le ragazze di quindici anni con una parola amica, con una presenza rasserenante. Addirittura come un invito alla santità. A quindici anni, infatti, si può essere santi”.

C’è qualcosa di profondamente contemporaneo nella storia di Carlo Acutis che va oltre il fatto che sarà il primo santo della generazione millennial. Nato a Londra il 3 maggio 1991 e morto a Monza il 12 ottobre 2006, a soli quindici anni, Carlo ha vissuto una vita breve ma densa di significato che ha attraversato i primi anni del nuovo millennio e che sarà ora consacrata nella santità.
La sua storia è quella di un ragazzo normale che, per i credenti, ha fatto cose straordinarie usando gli strumenti del suo tempo. Quando i suoi coetanei scoprivano i primi social network e passavano ore sui videogiochi, Carlo programmava siti web per documentare i miracoli eucaristici e le apparizioni mariane. Non era un santo anacronistico che rifiutava la modernità, ma uno che l’ha abbracciata per trasformarla in strumento di evangelizzazione.
Il 7 settembre 2025, Papa Francesco lo canonizzerà insieme al beato Pier Giorgio Frassati, coronando un percorso iniziato con la beatificazione del 10 ottobre 2020. Due miracoli riconosciuti dalla Chiesa – la guarigione di un bambino brasiliano di sei anni e di una studentessa costaricana operata per trauma cranico – hanno aperto le porte alla santità a questo teenager che ha saputo coniugare fede profonda e passione tecnologica.