
Passeggeri in aeroporto (foto archivio Ansa)
Firenze, 21 agosto 2025 - L’estate 2025 sta facendo registrare numeri da record: l’Italia, e la Toscana, si riconferma tra le mete più ambite e, secondo i dati Enit, sono oltre 27 milioni i passeggeri attesi negli aeroporti italiani tra giugno e settembre, tra arrivi internazionali e spostamenti interni. se per alcuni le partenze sono state senza intoppi, per altri le ferie sono iniziate con un volo cancellato o finite con uno smarrimento bagagli. Così, tanti non hanno condiviso solo le foto delle vacanze ma anche i disagi sperimentati in aeroporto come le file interminabili al gate, notifiche di ritardo senza spiegazioni, poca assistenza da parte delle compagnie. A peggiorare la situazione anche gli scioperi del personale aereo registrati tra luglio e agosto, che hanno coinvolto diversi scali europei e italiani contribuendo a un’ondata di cancellazioni e ritardi. E quando si torna a casa, inizia l’odissea burocratica: segnalare il problema, capire se si ha diritto a un risarcimento, raccogliere la documentazione necessaria. Con un incremento della domanda del +17,9% rispetto al 2024, gli aeroporti italiani si sono trovati a gestire un flusso senza precedenti (fonte: Enit). In un sistema sotto pressione, anche piccoli ritardi possono trasformarsi in disagi importanti, soprattutto per chi ha coincidenze strette, prenotazioni già pagate o pochi giorni di ferie. Questi contraccolpi non riguardano solo i viaggiatori, anche gli operatori turistici si trovano a fronteggiare difficoltà aggiuntive tra l’esigenza di riorganizzare gruppi, riprogrammare servizi e gestire eventuali richieste di rimborso da parte dei clienti.
Ecco allora 5 consigli pratici per ottenere rimborsi e risarcimenti dopo un disservizio aereo. I disservizi non devono essere accettati come parte inevitabile del viaggio, in molti casi, infatti, chi vola ha diritto a tutele specifiche non solo rimborsi o compensazioni economiche in presenza di ritardi e cancellazioni ma anche risarcimenti aggiuntivi se il problema ha compromesso in modo serio l’esperienza, come accade quando si perde una coincidenza o una giornata intera di vacanza. Il punto è che spesso questi diritti non sono conosciute, oppure non si sa da dove partire per farli valere. A fare chiarezza è Marco Panichi, consulente legale e fondatore di Diritto di Volo, realtà specializzata nell’assistenza legale a passeggeri e operatori turistici che ha indicato le 5 azioni fondamentali da compiere al rientro da un viaggio con disservizi.
Chiedere assistenza immediata in aeroporto
Se il volo è in ritardo di almeno due ore (o più, in base alla distanza della tratta), la compagnia deve fornire pasti, bevande, accesso alle comunicazioni e, se necessario, anche una sistemazione in hotel. Il tutto a proprie spese.
Valutare le alternative di viaggio
In caso di cancellazione, si può scegliere tra il rimborso completo del biglietto o un volo alternativo, anche con un’altra compagnia (sempre a carico della compagnia aerea). In alternativa, si può acquistare un nuovo volo in autonomia, avendo l’accortezza di conservare la ricevuta per richiederne il rimborso successivamente.
Verificare se spetta un indennizzo
Quando l’arrivo a destinazione ritarda di oltre tre ore, può spettare una compensazione economica da 250 a 600 euro. Sono comunque escluse circostanze eccezionali come maltempo o scioperi non legati alla compagnia.
Documentare tutto
Conservare carte d’imbarco, scontrini di taxi, pasti o alloggi extra, è indispensabile al fine di presentare il reclamo. È anche utile informarsi sulla causa ufficiale del ritardo o della cancellazione.
Presentare reclamo tempestivamente
In questi casi è sempre meglio agire entro pochi giorni, inviando la richiesta alla compagnia per email o, ancora meglio, via Pec. Se non si riceve risposta, o se il risarcimento viene negato senza motivazione valida, ci si può rivolgere a professionisti del settore come Diritto di Volo per ricevere supporto. “Conoscere i propri diritti - conclude Marco Panichi, consulente legale titolare di Diritto di Volo - è il primo passo per trasformare un disagio in un giusto risarcimento. Le norme europee sono chiare: i passeggeri non devono rimanere soli di fronte a disservizi come ritardi e cancellazioni”.