REDAZIONE AREZZO

Via al festival grandi nomi: "Salone del Libro" in centro. E torna lo studioso di Piero

Gran finale con Ginzburg, che racconterà il maestro del borgo davanti agli affreschi. Tra i big Galli della Loggia, Francini, Pini. Artini: "Sarà un evento annuale in città".

Ernesto Galli della Loggia tra i protagonisti della rassegna letteraria

Ernesto Galli della Loggia tra i protagonisti della rassegna letteraria

di Angela Baldi

AREZZO

Studiosi, scrittori, giornalisti, artisti e accademici che, attraverso incontri pubblici, rifletteranno su verità e narrazioni, memoria e identità, educazione, arte, informazione e disinformazione. Inizia domani la tre giorni del festival Alti Scaffali che porterà in città tra gli altri l’economista e saggista Roger Abravanel, lo storico e accademico Carlo Ginzburg, la scrittrice e attrice Chiara Francini, la giornalista e direttrice di Qn Agnese Pini, lo storico Ernesto Galli della Loggia, il giornalista Tommaso Cerno. Saranno loro alcuni dei protagonisti della terza edizione del festival dedicato alla contemporaneità, sul tema "Inganni, imposture e svelamenti".

Gli eventi si svolgeranno tra il Teatro Petrarca, il Teatro Pietro Aretino, la Sala Camu della Fraternita dei Laici, la Basilica di San Francesco e la Biblioteca Città di Arezzo. La rassegna è promossa dal Comune, la Biblioteca della Città di Arezzo, la Fondazione Guido d’Arezzo, la Fondazione Arezzo Intour, col patrocinio dell’Università degli Studi di Siena e la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale.

Alessandro Artini, presidente della Biblioteca di Arezzo, come è nato il tema di quest’anno e perché?

"Gli inganni e le imposture sono all’ordine del giorno, ma paradossalmente, proprio grazie ad essi, una società democratica e liberale, capace di svelarli, può progredire. Inoltre, occorre considerare che nessun inganno può essere commesso senza che vi sia un contesto atto a subirlo. La questione è decisamente intrigante e ciascun autore svilupperà il proprio punto di vista in merito".

Tantissimi gli autori in arrivo da domani a domenica…

"Avremo Matteo Lancini psicologo che rovescia completamente la prospettiva e ci parla di una fragilità degli adulti e non degli adolescenti, poi Laura della Ragione psichiatra che gestisce un centro per il recupero delle persone anoressiche. Ci sarà Roger Abravanel che smentirà tutti i luoghi comuni sul cambiamento climatico. Apre Cerulo che parlerà (unica conferenza gratuita) dei segreti e di come servono a cementare la relazionalità tra le persone. Turnaturi, una sociologa, ci racconta delle storie di imposture come lo smemorato di Collegno e le sviscera dal punto di vista sociologico dimostrando come dietro stia sempre un contesto sociale disponibile ad accogliere gli impostori. Poi Chiara Francini scrittrice e attrice che venerdì presenterà il suo libro, Ernesto Galli della Loggia che ci ha raccontato la nascita della Roma fascista e Carlo Ginzburg che a San Francesco ci parla di Piero della Francesca alle sue spalle gli affreschi, uno storico che ha approfondito l’interpretazione della pittura di Piero e ha portato Arezzo con le sue opere nel mondo. Conclusione con Cerno protagonista di un’intervista a tutto campo, seguito da Agnese Pini che ci ha commosso raccontando con molto garbo e finezza una parte della propria biografica, un libro che lancia un messaggio di profonda umanità e sensibilità".

Come mantenere un tono capace di agganciare il più vasto pubblico e non solo i grandi cultori delle materie?

"Abbiamo immaginato eventi dialogici, ci siamo messi d’accordo con gli autori per evitare conferenze o lectio magistralis, il festival deve intrattenere e il moderatore sarà soggetto dialogante. Questi libri sono stati scelti perché si prestano maggiormente ad essere compresi da tutti. Autori in grado di esprimere con semplicità i loro pensieri. Potremmo reiterare il festival e renderlo un appuntamento stabile per la città".