
Autorità istituzionali e titolari della ditta assegnataria il giorno di inizio dei lavori a Valsavignone
di Claudio RoselliPIEVE SANTO STEFANOTre mesi esatti a ritmo spedito per l’impresa Cogife di Umbertide, impegnata nel ripristino del primo lotto della ex statale 3 bis a nord di Valsavignone, nel territorio comunale di Pieve Santo Stefano. I lavori tanto attesi (il tratto di cinque chilometri fino a Canili di Verghereto è inagibile dal 1999) sono infatti iniziati lo scorso 5 maggio e soltanto un piccolo intoppo li ha leggermente rallentati, non certo frenati: la palificazione dei punti nei quali occorre sistemare le prime frane sopra Valsavignone. Una di esse si trova davanti ad alcune case, mentre altre due sono quiescenti e nascoste dalla vegetazione che nel frattempo ha coperto la vecchia carreggiata. Già sono visibili, nel frattempo, i muri di retta e questo rappresenta sicuramente un bel segnale, specie per chi ha lottato tutti i giorni e si è impegnato senza mai mollare fino a recarsi a Roma, pur di sbloccare una situazione che a un certo punto era sembrata figlia del disinteresse attorno al breve quanto fondamentale pezzo di strada che impedisce alla E45 di avere un’alternativa in caso di emergenza sul tratto appenninico.
Quell’alternativa che sarebbe stata determinante per vitare di spezzare in due l’Italia quando nel gennaio del 2019 il viadotto Puleto venne posto sotto sequestro e quindi chiuso. "Sono molto contento di come finalmente le cose stanno procedendo - ha detto il sindaco di Pieve, Claudio Marcelli – per cui non posso fare altro che evidenziare l’ottimo operato di amministrazione provinciale di Arezzo e azienda incaricata. È chiaro poi che, quando da lunghissimo tempo non si mettono le mani su una situazione del genere, gli imprevisti siano da mettere benissimo in conto, ma è positivo che siano stati fronteggiati nel modo migliore. Il risultato finale del completamento di questo primo intervento ci aiuterà tantissimo nell’assegnazione di nuove risorse". E mentre gli interventi proseguono sui 1200 metri di strada affidati alla ditta titolare dell’appalto, si continua a guardare avanti, cioè agli step successivi.
"Ho incontrato i progettisti e direi che siamo a buon punto – prosegue Marcelli – tanto che in settembre o in ottobre visioneremo quanto previsto per i lotti successivi al fine di inviare le richieste al ministero".
Nel luglio del 2022 è stato stipulato un protocollo d’intesa fra Comune di Pieve Santo Stefano e Provincia di Arezzo, enti ai quali si è aggiunta la Provincia di Forlì Cesena; i 39 milioni di euro sono stanziati per la messa in sicurezza di complessivi 13 chilometri di ex Tiberina 3 bis, che vanno da Pieve nord fino allo svincolo per il Passo dei Mandrioli, alle porte di Bagno di Romagna. La priorità è stata data all’emergenza, per cui davanti a tutto c’è la risistemazione dei cinque chilometri più disastrati da Valsavignone a Canili.