LAURA LUCENTE
Cronaca

Su il sipario dell’antico. Capolavori dal mondo nel cuore della città etrusca

Dalla predella di Francesco Signorelli alle rarità del Seicento e del Medioevo. Un ricco programma tra mostre, conferenze e spettacoli fino al 7 settembre. .

Ieri pomeriggio al centro Sant’Agostino inaugurata la 63esima edizione

Ieri pomeriggio al centro Sant’Agostino inaugurata la 63esima edizione

CORTONACortonantiquaria ha alzato il sipario sulla sua 63ª edizione. Ieri pomeriggio al centro Sant’Agostino, è stata inaugurata la più antica Mostra Mercato Nazionale d’Antiquariato d’Italia, in programma fino al 7 settembre. A presiedere il taglio del nastro, accanto al sindaco di Cortona Luciano Meoni, è stato il professor Pierpaolo Sileri, già sottosegretario alla Salute e oggi ordinario di Chirurgia generale all’Università Vita-Salute San Raffaele.

"Sono lieto di ammirare la bellezza delle opere esposte – ha dichiarato Sileri – ero stato ospite già quattro anni fa, ma Cortona sa sempre stupire. Ringrazio il sindaco e gli organizzatori: qui si respira un clima di passione e condivisione, merito degli espositori e di chi cura questa rassegna".

Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il prefetto di Arezzo Clemente Di Nuzzo, l’assessore alla Cultura Francesco Attesti, il presidente della Camera di Commercio di Arezzo e Siena Massimo Guasconi, il presidente della Banca Popolare di Cortona Andrea Cardoni e Selene de Razza, brand manager B.F. Agro Industriale.

"Ogni anno questo evento cresce – ha sottolineato il sindaco Meoni – proponendo il meglio dell’antiquariato di pregio. Cortona Sviluppo, insieme al Comune, ha curato l’organizzazione con grande professionalità".

Per Attesti, CortonAntiquaria è "un incontro fra le arti: accanto all’antiquariato portiamo musica, danza, opera e letteratura. La città diventa un laboratorio di confronto tra le opere antiche e la contemporaneità delle performance dal vivo".

Oltre venti gli espositori presenti. Arte, storia e preziosi manufatti di epoche e provenienze diverse s’intrecciano con la cornice cortonese, restituendo un’atmosfera unica per appassionati e turisti. Non a caso, il tema medievale attraversa questa edizione in dialogo con la mostra “Cantare il Medioevo. La lauda a Cortona tra devozione e identità civica” al Maec, che riunisce per la prima volta i quattro laudari cortonesi, incluso l’eccezionale Laudario di Cortona, la più antica raccolta di canti in lingua volgare.

Tra i pezzi in esposizione spiccano un Nettuno che inforca il mostro marino attribuito a Guercino e Bartolomeo Gennari, una Natura morta anversese del Seicento attribuita a Carstian Luyckx e alla bottega di Jacob Jordaens, una Sacra Famiglia con San Giovannino di Bastiano da Sangallo detto Aristotile e un raro Cristo in avorio del XIII secolo proveniente dalla collezione Grimani-Barbanti. Non mancano curiosità come un Cristo in visceribus in cera, testimonianza di culti meridionali tra Sei e Settecento, e un automa in osso di età napoleonica.

Ospite d’onore è la predella della pala dell’Annunciazione di Francesco Signorelli, nipote di Luca, realizzata nel 1527 per il Calcinaio e dispersa nell’Ottocento. Tornata recentemente sul mercato antiquario, è oggi in collezione privata e, dopo circa centocinquant’anni, viene eccezionalmente esposta a Cortona. Domenica alle 17.30 lo storico dell’arte Tom Henry ne racconterà la vicenda in una conferenza pubblica nel Chiostro di Sant’Agostino.

Il programma culturale proseguirà con incontri e approfondimenti, tra cui quello di mercoledì 3 settembre con il professor Francesco Zimei e la restauratrice Giulia Spina, dedicato al Laudario e alle laude cortonesi.

La.Lu.