SONIA FARDELLI
Cronaca

Farmaci gettati nel cestino. Raffica di reazioni al Comune

Dopo il video, raffica di telefonate e messaggi all’amministrazione locale. Il sindaco Santini: "Vicenda già segnalata alle autorità competenti".

L’infermiera e il medico mentre gettano i farmaci nel cestino

L’infermiera e il medico mentre gettano i farmaci nel cestino

di Sonia Fardelli STIA Raffica di telefonate, messaggi ed email agli uffici del Comune di Pratovecchio Stia e in particolare alla Polizia municipale per il video in cui una dottoressa e un’infermiera nella Casa della Salute di Pratovecchio Stia buttano nel cestino farmaci prodotti da una multinazionale israeliana per protesta per quanto sa succedendo a Gaza. Una vicenda, partita dai social e che ha scatenato e ancora continua a scatenare prese di posizioni, da parte di politici, ma anche da tanti semplici cittadini. "Sono arrivate email, telefonate e messaggi da tutta Italia – dice il sindaco di Pratovecchio Stia Luca Santini – noi ci siamo limitati ad accoglierli e a segnalare la cosa alle autorità ed istituzioni competenti. Come amministrazione comunale non abbiamo alcuna competenza in merito e non abbiamo, ovviamente, preso alcun provvedimento. Certo è che la vicenda ha scatenato numerose reazioni a catena". Ognuna con una sfaccettatura diversa, ma quasi tutti messaggi legati all’inopportunità di un tale gesto, filmato e postato sui social. "Le reazioni sono state davvero numerose – dice Gianluigi Manneschi responsabile della Polizia Municipale di Pratovecchio Stia – telefonate ed email a numerosi nostri uffici. Da parte di cittadini casentinesi, legate anche al fatto che il luogo dove è stato filmato il video è di proprietà dell’amministrazione comunale. Ma tanti messaggi sono arrivati anche da zone lontane dalla nostra vallata, un po’ da tutta Italia. Ognuno ha espresso un proprio pensiero a seconda della propria sensibilità e visione". Ma quasi tutti hanno giudicato tale gesto poco opportuno, anche se poi la dottoressa e l’infermiera hanno postato sui social un secondo video in cui spiegavano che era un gesto simbolico di protesta per quanto sta avvenendo a Gaza. E che si trattava di campioni gratuiti, e non farmaci acquistati con i soldi pubblici. Salviette e integratori che sono stati recuperati dal cestino dopo aver girato il video. Le due professioniste si sono in seguito scusate ed hanno detto che il video è stato girato circa un’ora dopo aver finito il lavoro e assolto tutti i loro compiti. Sulla vicenda è intervenuto anche l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Arezzo, annunciando una valutazione deontologica di tale gesto. "In relazione al video diffuso da una dottoressa e da un’infermiera, che gettano via prodotti di una multinazionale israeliana, e del loro successivo video di scuse – dicono – l’Ordine ritiene che il ruolo professionale non può e non deve mai essere utilizzato per veicolare le proprie personali opinioni, utilizzando i social media come una pericolosa vetrina". L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Arezzo farà inoltre "una seria e approfondita valutazione deontologica di quanto accaduto, a tutela dei cittadini e di tutti gli iscritti".