Stia (Arezzo), 22 agosto 2025 – Dopo il video virale, una mattinata di controlli alla Casa della Salute di Stia. Il gesto di gettare i farmaci di origine israeliana da parte di una dottoressa e una infermiera non è passato inosservato e ieri mattina nella struttura casentinese dell’Asl sono arrivati i carabinieri del Nas, supportati dalla compagnia di Bibbiena, con diverse auto parcheggiate davanti alla sede già nelle prime ore del mattino, per verificare la gestione dei farmaci e la sicurezza interna.
Secondo quanto emerge, i militari del nucleo anti-sofisticazioni hanno operato all’interno per molte ore, controllando documentazioni, flussi di medicinali e procedure operative. L’obiettivo era chiarire come venissero gestiti i farmaci e valutare eventuali criticità organizzative. Durante l’ispezione non sarebbero comunque emersi profili di reato legati ai fatti strettamente riconducibili ai video.
Il caso, infatti, era nato da due clip girate all’interno dell’ambulatorio. In esse, una dottoressa e un’infermiera della Casa della Salute mostravano, in camice, il gesto di gettare nel cestino due scatole di prodotti farmaceutici di una multinazionale israeliana, in un gesto simbolico a favore della pace e di solidarietà con Gaza. Le immagini, diffuse sui social, sono diventate rapidamente virali, provocando indignazione e richieste di provvedimenti, anche da esponenti politici locali e nazionali.

Secondo la ricostruzione delle due operatrici sanitarie, nel video venivano mostrati esclusivamente campioni gratuiti di integratori di sodio e potassio e salviette, mai acquistati con fondi pubblici e mai destinati alla somministrazione ai pazienti. Il gesto, spiegano le protagoniste, era simbolico e realizzato dopo che tutte le attività cliniche della mattinata erano state completate: “Non volevamo assolutamente offendere nessuno né creare danno”, hanno dichiarato in un video successivo, chiedendo scusa a chi si fosse sentito offeso.
Durante l’ispezione, i militari hanno anche valutato le condizioni generali della struttura e il rispetto delle procedure di sicurezza, operando con discrezione ma con attenzione a ogni dettaglio. La presenza visibile dei mezzi del Nas e delle forze dell’ordine ha suscitato curiosità tra i cittadini, ma l’attività sanitaria quotidiana non è stata interrotta. La struttura ha collaborato pienamente con gli ispettori, fornendo accesso a documenti e locali.