SONIA FARDELLI
Cronaca

Scuola d’estate con i bigonai di Moggiona

Una summer school con i bigonai di Moggiona, gli ultimi discendenti di famiglie da secoli dedite all’arte del legno, che...

Una summer school con i bigonai di Moggiona, gli ultimi discendenti di famiglie da secoli dedite all’arte del legno, che...

Una summer school con i bigonai di Moggiona, gli ultimi discendenti di famiglie da secoli dedite all’arte del legno, che...

Una summer school con i bigonai di Moggiona, gli ultimi discendenti di famiglie da secoli dedite all’arte del legno, che si incontreranno con i giovani. Un seminario promosso dal servizio Cred/Ecomuseo a cui hanno aderito studenti o laureandi del corso di laurea in Product, Interior, Communication and Eco-social Design - Dipartimento Dida dell’Università di Firenze, studenti dell’Isis Fermi di Bibbiena nell’ambito di un percorso di alternanza scuola-lavoro. Il gruppo sarà coordinato dallo staff di creativi e designers dello Studiolievito di Firenze. Il tema di questo seminario è il rapporto tra uomo e natura, la visita consapevole e sostenibile del bosco, inteso come luogo di saperi antichi, risorse e relazioni di valore. I partecipanti saranno guidati in un percorso di osservazione e comprensione del paesaggio forestale e saranno stimolati a sviluppare e progettare accessori e strumenti per vivere l’esperienza in modo rispettoso e sensibile. Sarà progettata una festa collettiva che rievoca il tradizionale taglio dell’abete, come momento di incontro tra memoria, artigianato e creatività contemporanea. Si pensa anche di realizzare una mostra con gli elaborati e prototipi prodotti che sarà presentata a Moggiona il 5 agosto.

"Una bellissima esperienza di incontro e di scambio – dice il presidente dell’Unione Federico Lorenzoni – dove ciò che conta è proprio quel ponte di memoria e di sapere che sono le cose fatte insieme, il ricordo e la manualità condivisa, recuperata, valorizzata per dare senso al futuro. Moggiona è oggi un avamposto della memoria, un luogo in cui, anche grazie al lavoro fatto nel tempo da volontari e Cred/Ecomuseo, si è recuperata una dimensione di vita nuova, un aprirsi all’avvenire senza paura e con rispetto per le proprie radici".

S.F.