
Il capitano si gode la crescita di Montini ma non esclude svolte. "Ogni scelta richiede tempo e calma"
Porta Sant’Andrea esce dall’edizione numero 148 della Giostra con tanta amarezza in bocca. Ritrova un grande Saverio Montini, grintoso e professionista, autore di due 5 anche con carriere non perfettissime di Bianca. Ma perde per strada Tommaso Marmorini, che nonostante le carriere lineari di Toro Seduto non è riuscito neppure una volta a colpire il centro e agli spareggi è finito sul tre. Una prestazione sottotono che i biancoverdi presto analizzeranno, cercando soluzioni. I biancoverdi hanno un bel parco cavalli e giostratori tra cui scegliere, a cominciare da Matteo Bruni riserva da tantissimi anni e notevolmente maturato nelle ultime sfide al Buratto. E potrebbero arrivare prima della notturna di giugno delle novità dalle Scuderie Franco Ricci. A provare a fare una prima analisi di quello che è successo in Piazza Grande è il capitano Andrea Gavagni.
Una Giostra con lati positivi per Sant’Andrea e altri negativi? Si comincia da Saverio Montini?
"Saverio ha dato una grande prova di carattere e di capacità tecniche, anche in sella a Bianca che non sempre ha fatto carriere perfette. Tra la Giostra di giugno e quella di settembre su quattro tiri ha fatto tre volte 5 e una volta 4. Da giugno si migliorato ulteriormente ed ha superato anche lo scoglio dello spareggio. Prestazioni che meritavano di essere completate dalla conquista della lancia d’oro".
E invece a Sant’Andrea cosa è successo?
"Dobbiamo ancora analizzare la Giostra. Domenica abbiamo lasciato i cavalli alle stalle e poi siamo andati a complimentarci con Porta del Foro. Non abbiamo esaminato nei dettagli la nostra Giostra. Però sbagliando abbiamo reso la vita più facile agli avversari. Con il 3 agli spareggi poi ci siamo davvero messi alla mercé di Porta del Foro".
Tommaso Marmorini che problemi ha avuto?
"Faccio fatica a commentare così a caldo la sua prestazione. Le analisi sono davvero di difficile lettura. Toro Seduto non ha fatto brutte carriere, mi sembra che si sia comportato bene. La chiave più facile e diretta, è quella di dire che c’è stato uno sbaglio. Valuteremo e ce ne assumeremo tutti le responsabilità. Tiri sul tre non se li può permettere nessun quartiere in Giostra: né agli spareggi né in apertura della Piazza".
Ci potranno essere cambiamenti nell’accoppiata biancoverde?
"È davvero troppo presto per parlarne. Tempo per riflettere ce n’è. Non abbiamo alcuna scadenza. Analizzeremo come sempre la nostra prestazione con i giostratori, con l’allenatore e poi all’interno del consiglio direttivo. E decideremo se ci sono cose da cambiare. Volendo abbiamo più soluzioni in casa. Ma non c’è fretta di valutare tutto ora. Non sono argomenti da trattare in questo momento, subito dopo la Giostra. Noi prepariamo sempre allo stesso modo tutti e cinque i nostri giostratori per far sì che migliorino sempre di più ed arrivino a livelli alti. E così continueremo a fare anche adesso".
Un bilancio di questo 2025 per il quartiere di Porta Sant’Andrea?
"La vittoria non è venuta, ma non mi sembra che abbiamo lavorato poi così male. In Prova Generale e in Giostra non siamo mai andati sotto i 9 punti totalizzati ed abbiamo fatto esordire tre cavalli ed un giovane giostratore nella Provaccia. Elia Verni che è un ragazzo che vale davvero tanto. Certo non siamo contenti, dispiace tanto di non aver vinto. La lancia d’oro non è arrivata, ma guardiamo avanti".