NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Rondine, si chiude YouTopic Fest 2025. Prossima edizione dedicata all'inquietudine

La manifestazione è promossa dalla Cittadella della pace. Tanti ospiti. L’apertura è stata con l’intervento del presidente della Repubblica, che ha dialogato con i giovan. Sono stati 70 in tutto i relatori

Rondine, si chiude YouTopic Fest 2025. Prossima edizione dedicata all'inquietudine

Arezzo, 8 giugno 2025 - Dopo tre giorni di incontri e riflessioni si è conclusa oggi la 9/a edizione di YouTopic Fest, il festival internazionale promosso da Rondine Cittadella della pace. Più di 40 gli appuntamenti promossi, 70 i relatori "tra panel, workshop, performance artistiche e momenti di dialogo intergenerazionale, riunendo giovani da tutto il mondo insieme a esperti, artisti, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni e cittadini animati da una forte volontà: affrontare il conflitto come opportunità di trasformazione".

Tema della prossima edizione, in programma dal 5 al 7 luglio 2026, come annunciato da Franco Vaccari, presidente e fondatore di Rondine, 'Inquitudine - Come custodire la scintilla dell'umano?'. Tra gli ultimi ospiti di YouTopic fest 2025 il regista Gianni Amelio che a proposito del suo ultimo film 'Campi di battaglia' ha detto: "E' una metafora dell'essere nemici anche in tempi di pace: l'uomo che insegue il potere ha messo in conto il sacrificio di altri uomini".

Chiude l'edizione 2025 di YouTopic Fest
Chiude l'edizione 2025 di YouTopic Fest

Tra gli interventi di oggi poi quello di Agnese Pini, direttrice di Quotidiano Nazionale e presidente della casa editrice Longanesi, e il giornalista Andrea De Angelis. 'Perché il razzismo fa ridere' il titolo dell'incontro con Michele Serra che ha osservato: "Questo è un posto che raccoglie storie difficili, anche storie tragiche. Eppure si respira allegria, e ho visto un sacco di ragazzi ridere".

"La domanda da farsi, ed è bello farsela insieme, è dunque questa: che cosa abbiamo da ridere, tutti quanti, in un mondo nel quale, non da oggi, la tragedia è parte della vita quotidiana di molti popoli? Ridiamo perché siano incoscienti? Cinici? Stupidi? Ridiamo perché non sappiamo che ci sono le guerre, la violenza, che il potere spesso non è un servizio, è un crimine? No. Ridiamo perché ne abbiamo facoltà. Il senso dell'umorismo è proprio una di queste acquisizioni culturali. Una vera e propria tappa dell'evoluzione". Ancora il cantautore e attivista Giovanni Caccamo, in dialogo con Sergio Valzania e con la partecipazione della studentessa di Rondine Valeriia. A concludere il festival il Giubileo delle culture, dei popoli e delle religioni, celebrazione interreligiosa presieduta dal vescovo di Arezzo, mons. Andrea Migliavacca, insieme a rappresentanti di diverse fedi.