
Il governatore Giani insieme a Vaccari e all’imprenditore Cucinelli
"Il ruolo dell’Europa è di difendere le regole del diritto internazionale e frenare la volontà di dominio sugli altri popoli, ricostruendo un sistema di rapporti internazionali e facendo dell’Europa il perno del dialogo, un sistema nel quale tutti si riconoscano" è l’esortazione del presidente Mattarella, accolta dall’entusiasmo dei ragazzi di Rondine. "Un sistema nel quale tutti si riconoscano": di sicuro ci si riconoscono i marciatori, i fondatori di Rondine, le mille autorità tra le quali spiccano il presidente della Regione Giani, il cardinale Bassetti (figura chiave nella storia della Cittadella) e il vescovo Migliavacca, il sindaco Ghinelli, il prefetto Di Nuzzo, il presidente della Provincia. Ci si riconoscono gli imprenditori della pace arrivati qui da mezza Italia. E i giovani della World House. "Rondine oggi vola in alto e diffonde con più forza il suo messaggio di pace", scandisce il governatore Giani per il quale "la partecipazione del presidente della Repubblica "sottolinea quanto sia conosciuta e apprezzata anche a livello nazionale l’esperienza di Rondine ed il messaggio di pace che da essa proviene. Un messaggio che si associa ai valori fondanti della nostra Costituzione e che vorremmo potesse ispirare la politica internazionale".
Non solo il riconoscimento di un "metodo" ma pure la condivisione sul campo, per costruire le vie della pace. Giani porta a Rondine progetti concreti di collaborazione: "La Regione sosterrà questa realtà ed il suo straordinario operato con centomila euro in due anni per l’organizzazione di corsi finalizzati all’educazione alla pace, ovvero corsi per dare un metodo e formare giovani ‘Ambasciatori’ del dialogo e della conciliazione. Un sistema che si basa sul rapporto verso l’altro e il rispetto, per una pace che si ottiene attraverso le relazioni umane".
Giani si sofferma su un aspetto: "Il fatto che questo metodo entri nella formazione professionale e possa essere fruito da tanti giovani, apre un’interessante prospettiva e la possibilità che questi corsi di educazione alla pace, che iniziano a Rondine, si diffondano anche in altri enti di formazione della nostra regione, estendendo questo metodo anche ad altre realtà".
L’esempio di Rondine e il gioco di squadra che fa del borgo "il centro dal quale si irradia quel sistema di valori, l’educazione alla pace, alle relazioni che ha portato qui giovani palestinesi e israeliani per vivere in dialogo, personalità di livello internazionale impegnate nel percorso di pace", dice Giani che ricorda l’impegno di Liliana Segre.
Ma il metodo Rondine, può funzionare anche in politica? Il governatore è netto: "Certamente, oggi la politica ha rinunciato all’arte della mediazione, dominata dai social: una gara a chi ottiene più like e in questa corsa spesso si rincorrono fake news. La politica deve tornare alla sua giusta vocazione, ovvero costruire relazioni perchè nel rispetto dell’altro si trovino soluzioni che vanno nell’interesse della collettività".