
Il nuovo ponte di Cesa, al centro delle polemiche dopo i recenti incidenti
di Gaia Papi
CESA
Due incidenti in poche ore hanno riacceso i riflettori sul tema della sicurezza delle strade in Valdichiana. E a farsi sentire, con toni diversi ma complementari, sono stati i sindaci di Marciano della Chiana, Maria De Palma, e di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli. Il nodo più delicato resta il ponte di Cesa, simbolo di promesse, limiti e polemiche. "La risposta data è insufficiente – ha detto Agnelli –. Non dico che il ponte sia la causa diretta dell’incidente di ieri (ndr due giorni fa), ma è evidente che un senso unico alternato, con semaforo, non è una soluzione definitiva. Quel ponte è un’arteria strategica: collega l’Autostrada del Sole alla Valdichiana, serve il traffico agricolo, artigianale e industriale. Oggi invece sembra di passare su un ponticello di montagna, non su una strada di collegamento principale".
Il sindaco di Castiglion Fiorentino ha allargato lo sguardo: "Le criticità più serie restano sulla Strada Regionale 71. È lì che si concentra il traffico maggiore e il rischio più alto. Ma non va dimenticato che anche altre provinciali versano in condizioni difficili, come quelle che collegano a Foiano, dove addirittura manca un semaforo nonostante il senso unico alternato. È una situazione che pesa su cittadini, agricoltori e imprese: una mietitrebbia non ci passa più, un camion pesante fa fatica. Per me questo è il vero specchio della gestione provinciale". De Palma, dal canto suo, ha messo l’accento su un altro punto: la responsabilità di chi guida. "Io non credo che le strade siano sempre la causa – ha detto –. Nel caso dell’incidente di ieri (ndr due giorni fa), per esempio, il conducente si è sentito male, quindi il ponte non c’entra. Certo, le strade hanno limiti e vanno rifatte, ma non possiamo addossare tutte le colpe alla viabilità. E non mi interessa fare passerelle politiche: io voglio solo garantire sicurezza ai cittadini".
La sindaca di Marciano ha ricordato di aver più volte chiesto spiegazioni alla Provincia, ottenendo rassicurazioni e risposte scritte. "Quel ponte è vecchio, e gli ingegneri non possono garantire la tenuta. L’unica soluzione, nell’immediato, era ridurre a una sola corsia. Altrimenti bisogna fare un ponte nuovo. Ma i soldi non ci sono, e la Provincia da sola non ha la forza economica per un’opera del genere. Servono fondi dal governo".
Una posizione che, seppur più prudente, conferma la necessità di un cambio di passo. Anche perché, come ricorda De Palma, le difficoltà si intrecciano con la quotidianità: "A Marciano siamo circondati da strade provinciali. Non posso nemmeno installare dissuasori senza autorizzazione. Intanto, davanti alle scuole si continua a correre, e gli incidenti, purtroppo, ci sono già stati. Io cerco soluzioni, penso a nuovi marciapiedi, ma non ho i poteri né i fondi del governo".