
Elisa Tozzi
Arezzo, 18 luglio 2025 – “La Toscana continua a pagare un prezzo altissimo per la fragilità della sua rete viaria: troppi morti, troppi ritardi, troppa rassegnazione. È tempo di agire con decisione”. È il monito lanciato dalla consigliera regionale di Fratelli d’Italia Elisa Tozzi, che torna a sollecitare un cambio di passo sulle infrastrutture strategiche, con un appello rivolto sia alla Regione Toscana che al Governo. “Non possiamo più restare indifferenti – sottolinea Tozzi –. In questi giorni un altro grave incidente ha paralizzato il traffico e isolato intere aree del Paese. Ma non è una fatalità. È il frutto di anni di ritardi e scelte sbagliate”.
Al centro delle critiche, la gestione del progetto per la terza corsia autostradale in direzione Valdarno e delle opere compensative, come la bretella di Fiorenzuola e il cavalcavia di Pian della Rugginosa, interventi che – secondo Tozzi – “avrebbero dovuto essere già completati”. La consigliera di FdI rivendica un impegno diretto sul tema: “Mi sto adoperando con forza sul piano nazionale per superare un immobilismo che dura da decenni. È ora di dire la verità: il problema è che si è lasciato ad Autostrade per l’Italia il controllo quasi esclusivo di investimenti e cronoprogrammi. Una delega in bianco che nessuno ha avuto il coraggio di contestare”. Un appello arriva anche al Ministero delle Infrastrutture, chiamato a esercitare un “controllo rigoroso”, ma la critica principale è rivolta alla Regione Toscana, accusata di “non pretendere trasparenza, di non verificare il rispetto dei tempi e di continuare a scaricare le responsabilità su Roma”.
“Tozzi accusa la giunta regionale, a guida PD, di essersi accorta dei ritardi solo ora, quando – afferma – sono proprio frutto di una gestione inefficace a tutti i livelli, regionale e locale. Quando si parla di viabilità interna, programmazione territoriale e strade secondarie – incalza – la responsabilità è tutta regionale. E qui gli interventi mancano da decenni”. La denuncia si chiude con una presa di posizione netta: “Non è più accettabile impiegare un’ora e mezza per percorrere pochi chilometri all’interno della stessa provincia. Questo danneggia imprese, famiglie e lavoratori, compromettendo la competitività del sistema economico. Servono risorse certe, cronoprogrammi credibili e un piano strategico regionale vero. Basta silenzi, basta scaricabarile: i cittadini toscani hanno diritto a infrastrutture sicure, moderne ed efficienti”.