REDAZIONE AREZZO

Pensionato solo e disperato chiama i carabinieri: “Aiutatemi”. Salvato, anche il suo cane trova casa (e una nuova vita)

Un uomo di Talla aveva chiamato i militari raccontando la sua condizione difficile: ora è in carico ai servizi sociali. Il suo animale in una struttura di Poppi

Il cane Poldo del pensionato di Talla che ha chiesto aiuto ai carabinieri

Il cane Poldo del pensionato di Talla che ha chiesto aiuto ai carabinieri

Talla (Arezzo), 24 agosto 2025 – Non solo una vita umana: a Talla la rete dei servizi e dei volontari ha salvato anche quella di un cane rimasto solo. Dopo che il proprietario, un pensionato di 65 anni, è stato temporaneamente allontanato per accertamenti sanitari, l’infermiera della centrale operativa territoriale del Distretto Casentino, Marzia Rossi, ha contattato il titolare di una pensione per cani a Poppi. L’uomo ha accolto l’animale, che si chiama Poldo, garantendogli cure e compagnia fino al ritorno del padrone.

Dietro questa vicenda apparentemente semplice, però, si nasconde una storia di fragilità e abbandono che rischiava di trasformarsi in tragedia. Qualche giorno fa, il pensionato aveva chiamato disperato i carabinieri, chiedendo aiuto.

Vedovo, solo, senza mezzi economici e con l’unico figlio residente all’estero, viveva in condizioni di grave debilitazione fisica e psicologica, incapace persino di procurarsi da mangiare. La paura di morire da solo lo aveva spinto a comporre il numero dei carabinieri, alla ricerca di un’ultima speranza

Dall’altra parte del telefono, il maresciallo Nizard Bensellam ha immediatamente attivato la rete dei volontari della Misericordia di Talla.

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In pochi minuti una squadra ha raggiunto l’abitazione dell’uomo, trovandolo disidratato e provato, ma pronto a ricevere assistenza. I volontari gli hanno portato cibo, cure e conforto, dimostrando come anche un gesto semplice, una parola gentile, possa fare la differenza in situazioni di estremo isolamento.

L’infermiera Marzia Rossi, in accordo con il medico curante, ha coordinato l’intervento dei servizi sociali e sociosanitari, attivando un modello di risposta integrata che coniuga competenze tecniche e relazionali.

Grazie a questo approccio, oggi il pensionato è inserito in un programma di assistenza continuativa che garantirà cure, compagnia e dignità, mentre il suo cane è in buone mani.

La vicenda ha commosso la comunità locale e ricordato quanto sia fondamentale mantenere alta l’attenzione verso le fragilità invisibili. A Talla, la sinergia tra carabinieri, il Distretto Casentino dell’Asl guidato da Marzia Sandroni e i servizi sociali ha dimostrato che anche nei piccoli centri è possibile salvare vite umane e animali, restituendo speranza e serenità a chi rischia di essere dimenticato dietro le porte chiuse delle proprie case.