SERENA CONVERTINO
Cronaca

Palazzuolo, Giani inaugura la panchina rossa

L’iniziativa contro la violenza sulle donne. Manetti: "Fiera di questa comunità: l’impegno per i grandi temi nella nostra Toscana diffusa"

Eugenio Giani e Cristina manetti all’inaugurazione della panchina rossa

Eugenio Giani e Cristina manetti all’inaugurazione della panchina rossa

MONTE SAN SAVINO

Una piccola comunità per un tema grandissimo: il contrasto alla violenza sulle donne. A Palazzuolo, frazione di Monte San Savino, è stata inaugurata una panchina rossa, simbolo ormai diffuso in tutta Italia, ma qui frutto di un’iniziativa spontanea.

I residenti, quest’estate, hanno deciso di individuare una panchina all’imbocco del borgo, dipingerla di rosso, sistemarla e apporvi una piccola targa.

Un gesto semplice ma fortissimo, nato senza bandi o progetti istituzionali, ma direttamente dal basso.

"Credo sia questo l’aspetto più bello – ha sottolineato Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione e ideatrice del progetto La Toscana delle Donne –: che sia stato un atto spontaneo, capace di accendere un riflettore anche su un borgo piccolo come Palazzuolo". Un borgo cui la stessa Manetti è legata personalmente e che ora vede entrare la propria voce in un tema di rilevanza nazionale e non solo.

La cerimonia si è trasformata in un momento di grande condivisione a cui hanno partecipato autorità locali e regionali.

Oltre al presidente della Regione Eugenio Giani, erano presenti i sindaci dei Comuni vicini, i consiglieri regionali Lucia De Robertis e Vincenzo Ceccarelli, la presidente della Commissione Pari Opportunità Francesca Masanieri e Marco Meacci, presidente del Corecom.

In tanti, circa un centinaio tra abitanti e cittadini dei dintorni, hanno partecipato all’inaugurazione, riempiendo la piazzetta all’ingresso del borgo.

"Anche mia madre – ha ricordato Manetti – ha preso parte ai lavori insieme agli altri residenti. È stato un gesto collettivo, fatto con naturalezza e semplicità, che dà soddisfazione e testimonia la logica della Toscana diffusa: un lavoro di tutti, che racconta l’anima di una comunità abituata a fare le cose insieme".

Un segnale forte che trasforma Palazzuolo in presidio simbolico contro la violenza di genere. Un piccolo borgo, ma capace di lanciare un messaggio universale: che la lotta alla piaga della violenza sulle donne riguarda tutti, e può partire anche da un’iniziativa semplice ma condivisa a livello comunitario. Il coinvolgimento diretto dei cittadini ha infatti reso l’evento un’occasione di partecipazione autentica che ha unito impegno e identità locale in un gesto che rimarrà nel tempo, spiega Manetti, come un bel ricordo nel cuore dei cittadini di Palazzolo.

"È stato bello – ha concluso – tornare per un’occasione tanto significativa, che accende un riflettore su un tema centrale sollevato spontaneamente dai cittadini".

Serena Convertino