Omicidio Arezzo, lite mortale tra ex amici. I legali di Sandro Mugnai: "Legittima difesa"

La ruspa contro la casa mentre la famiglia era a cena. Figlio e testimoni confermano la dinamica

Arezzo, 7 gennaio 2023 - La famiglia di Sandro Mugnai, 53 anni, era a cena quando Gezim Dodoli, albanese di 59 anni, stava per demolire con la ruspa la villetta a San Polo, sulle colline di Arezzo. Non appena il 53enne ha sentito il rumore delle auto schiacciate dall'escavatore del vicino di casa e del primo colpo infertto con la benna della ruspa alla casa, Sandro Mugnai ha imbracciato il fucile da caccia e ha sparato cinque colpi, di cui quattro andati a segno contro l'operaio albanese, morto subito dopo. 

Minuti di terrore. La casa colpita ora è inagibile

I legali di Sandro Mugnai punteranno sulla legittima difesa

Sandro Mugnai al momento si trova nel carcere di Arezzo, in attesa dell'udienza di convalida del fermo da parte del gip del tribunale aretino Giulia Soldini, prevista per lunedì 9 gennaio alle ore 12. Il 53enne riceverà oggi la visita dei propri legali, Marzia Lelli e Piero Melani Graverini. I legali hanno già annunciato che punteranno sul gesto di legittima difesa. I colpi inferti al tetto hanno infatti reso inagibile l'abitazione, che sarebbe potuta crollare uccidendo gli occupanti. 

La famiglia a cena durante l'assalto con la ruspa

All'interno della villetta, mentre l'operaio albanese stava iniziando a demolire la casa con la ruspa, erano presenti oltre a Sandro Mugnai, la moglie di quest'ultimo, uno dei figli e altri parenti. Tra i due vicini, che un tempo erano molto amici, erano sopraggiunti dissapori legati - in base a quanto ricostruito finora - al volume della musica, a presunti cattivi odori provenienti dalle tubature e a confini di terreno, per i quali c'era già stata una denuncia. Tutti episodi che comunque non avrebbero mai fatto pensare a un epilogo così tragico. 

Il sacerdote: "Le due famiglie in passato si erano frequentate"

Gezim Dodoli, chi era la vittima

L'operaio albanese si chiamava Gezim Dodoli. Aveva 59 anni e su quelle colline alle porte di Arezzo viveva da solo. La moglie e i due figli vivono infatti a Seveso in Lombardia. La notizia dell'omicidio di Arezzo ha suscitato molto clamore in Albania dove i media si sono ampiamente occupati del caso. Il corpo del 59enne morto adesso si trova all'ospedale Le Scotte di Siena. Conduce le indagini del caso il pm Laura Taddei.