MASSIMO BAGIARDI
Cronaca

Nasce in auto con babbo e nonno. I medici al telefono li assistono

La giovane mamma all’alba ha le doglie e si dirige con i familiari all’ospedale ma la bimba non aspetta .

Un nursery di un ospedale (foto di archivio)

Un nursery di un ospedale (foto di archivio)

I primi sentori che un qualcosa di speciale stava venendo al mondo, la folle corsa verso l’ospedale per dare alla luce la bimba ma proprio sul più bello, a poche centinaia di metri dall’ospedale del Valdarno, ecco che è voluta nascere direttamente in auto a fianco del babbo e del nonno. Un parto decisamente fuori dagli schemi quello che ha visto protagonista una coppia di genitori italiani, con la mamma di 27 anni al suo quarto figlio che provenendo dalle zone più a nord del Valdarno attorno alle 5.30 del mattino di ieri ha notato un qualcosa di anomalo poco dopo aver passato il casello A1 del Valdarno, la testa della bimba che stava per uscire e la chiamata ai sanitari del 118 per essere guidati in tutto e per tutto in un’operazione non di certo semplice ma che, gioco forza, doveva essere portata felicemente a compimento. La famiglia è stata guidata in tutto e per tutto dal decisivo intervento della centrale del 118, che ha fornito alla donna e ai suoi familiari tutte le informazioni possibili metro dopo metro, in attesa dell’arrivo all’ospedale, affinché la neonata potesse nascere seppur in modo decisamente anomalo ma con le necessarie precauzioni del caso. Tanta era la voglia di conoscere babbo, mamma e nonno che già all’arrivo al pronto soccorso era nata, lo ha fatto praticamente in via Leopardi che dista poche centinata di metri dove era attesa da tutto il personale medico assieme all’equipaggio dell’auto infermieristica che non ha fatto che accogliere tutti e quattro in un ambiente decisamente più comodo di un abitacolo. Il parto è stato tenuto sotto controllo al telefono secondo dopo secondo, sono state fornite tutte le indicazioni del caso fino all’arrivo della bimba che coi suoi 3,9 chili è stata poi trasferita con la mamma nel reparto di Ostetricia e Ginecologia per i controlli di rito.

Tutto bene quel che finisce bene si afferma in questi casi, nonostante la situazione decisamente anomala e la paura che il tutto potesse sfociare in problematiche importanti con grande apprensione ma altrettanta freddezza si è conclusa bene quest’avventura grazie ai preziosi consigli del personale del 118, alla bravura dei familiari che mai avrebbero pensato di trovarsi in un contesto simile e all’immediato quanto risolutore intervento del personale dell’ospedale che ha definitivamente chiuso con il lieto fine questa strana quanto spettacolare storia. Sarà per sempre ricordata con un grande sorriso, la mamma avrà di che raccontarle quando i tempi saranno maturi.