
Nuove prospettive per l'aeroporto di Arezzo (Foto di repertorio)
Arezzo, 16 settembre 2025 – Non solo paracadutisti, come si vedeva in una televisione locale fino a qualche anno fa. Si aprono infatti interessanti prospettive per l’aeroporto cittadino di Molin Bianco nel quadro del progetto Regional Air Mobility Ram promosso dall’Enac, l’ente nazionale dell’aviazione civile.
I voli del progetto Ram mirano a collegare scali minori italiani con velivoli da 8 a 19 posti. L’iniziativa punta a rendere più rapidi e sostenibili gli spostamenti su distanze che vanno dai 300 ai 600 chilometri, offrendo alternative concrete al trasporto su strada e integrandosi con l’alta velocità ferroviaria e i grandi aeroporti. Per Arezzo, l’ipotesi attuale, riportata nei giorni scorsi dal Corriere della Sera, prevede un collegamento diretto verso l’aeroporto di Milano Bresso, senza altre destinazioni.
Il progetto è partito ufficialmente ieri con un volo dimostrativo tra Roma Urbe e Fano, tratta di circa 50 minuti che sostituisce diverse ore di viaggio in auto. L’evento ha visto la partecipazione del presidente Enac Pierluigi Di Palma, del direttore generale Alexander D’Orsogna. Il volo dimostrativo di ieri rappresenta il primo passo di un’idea più ampia che prevede tre snodi principali come Roma Urbe, Milano Bresso e Venezia Lido da cui partiranno rotte verso l’isola d’Elba, Tortolì, Siena, Perugia e altri scali minori come Arezzo.
Gli aeroplani previsti dal progetto di mobilità regionale sono il King Air B200 e il Tecnam P2012, noti per leggerezza, affidabilità e ridotto consumo di carburante sul breve raggio. Una simulazione dei costi mostra che un’ora di volo con questi aeromobili ha un costo pari a un quarto dei jet tradizionali. Le tariffe stimate per i passeggeri oscillano tra 80 e 100 euro, rendendo l’opzione competitiva rispetto all’auto e al treno, con una soluzione adatta a pendolari, professionisti e turisti.
L’obiettivo di Ram va oltre la velocità: collegare città spesso escluse dai grandi hub aeroportuali, ridurre il traffico stradale e favorire un turismo più distribuito. Le tratte brevi consentono di diminuire emissioni e congestione, con un impatto positivo sulla qualità dell’aria e sulla sostenibilità ambientale.
La possibilità di un collegamento diretto verso Milano potrebbe ridurre drasticamente i tempi di viaggio, aprendo nuove opportunità per imprese, distretti produttivi e polo orafo, sempre più orientato all’internazionalizzazione. Anche il settore fieristico e culturale ne trarrebbe beneficio, potendo contare su collegamenti veloci con uno dei principali centri economici europei. Da Molin Bianco partirebbero piccoli velivoli per l’aeroporto Giampiero Clerici di Bresso, tra Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni, in un’area che fa parte del Parco Nord Milano. Le piste, nate durante la prima guerra mondiale al servizio delle officine meccaniche Breda, nel giugno 2012 hanno ospitato un milione di fedeli, in occasione dell’incontro mondiale delle famiglie della Chiesa cattolica per la messa di Papa Benedetto XVI. Il 10 settembre 2022 l’aeroporto milanese ha ospitato anche l’ultima tappa del Jova Beach Party del cortonese Lorenzo Cherubini.
“Molin Bianco è una risorsa importante, ma non può trasformarsi da sola” avverte Lorenzo Parigi, presidente dell’Aero Club di Arezzo dedicato a Luciano Centini. “Lo scalo ha vincoli tecnici, come l’assenza di operatività notturna e la mancanza di strumentazioni per voli in condizioni meteo avverse, che limitano continuità e frequenza dei collegamenti”, spiega lo stesso Parigi nell’intervista accanto.
Il progetto Ram prevede investimenti per l’adeguamento della pista, l’installazione di sistemi di navigazione e illuminazione e la creazione di aree per passeggeri e servizi a terra. L’Aero Club continuerà a gestire le attività sportive e formative; eventuali rotte commerciali richiederanno la collaborazione con enti locali e partner privati. In questo senso, il coinvolgimento delle istituzioni diventa cruciale per sostenere un’infrastruttura che può rivelarsi strategica per lo sviluppo.
In prospettiva la linea Arezzo–Milano potrebbe diventare un’alternativa concreta agli spostamenti su gomma, consentendo viaggi di meno di un’ora verso un importante polo economico e commerciale. Un passo che ridurrebbe le distanze non solo fisiche, ma anche economiche e culturali, rafforzando il ruolo di Arezzo come crocevia tra Toscana, Umbria e Marche. Per ora, l’unico decollo concreto resta quello dimostrativo da Fano. Molin Bianco osserva attentamente, pronto a inserirsi in un network regionale di mobilità aerea che punta a rivoluzionare i collegamenti tra le città medie e minori italiane.