
L’assessore Marco Sacchetti durante. il sopralluogo al cantiere di via Fiorentina
"Siamo nel cuore di un cantiere tra i più importanti dell’intera provincia, che ha avuto un parto complicato per vari motivi. Ma la volontà del sindaco e dell’amministrazione comunale è sempre stata quella di andare avanti per realizzare un’opera fondamentale, che darà una nuova configurazione stradale e urbanistica a questa parte di città". Così l’assessore ai lavori pubblici Marco Sacchetti ieri ha aperto il sopralluogo nel cantiere in via Fiorentina annunciando che i lavori stanno seguendo il cronoprogramma e che a primavera si concluderà la prima parte, con la riapertura lato San Leo. Intanto "L’impatto sul traffico – ha spiegato Sacchetti – sta andando oltre le più rosee previsioni, considerando i riscontri della polizia municipale e le segnalazioni dei cittadini: non registriamo particolari disagi". La nuova infrastruttura prevede la realizzazione di un sottopasso, una rotatoria di superficie e un percorso ciclopedonale. "Al netto di disagi temporanei, una volta ultimate le opere sparirà la cesura generata dalla tangenziale tra due zone della città, creando una continuità utile anche alle attività commerciali della zona". Sullo stato dei lavori, Sacchetti ha spiegato: "Siamo nella fase propedeutica per il futuro sottopasso, una prima parte lunga e complessa necessaria per garantire la fattibilità delle escavazioni successive. Il cronoprogramma è rispettato e contiamo che a febbraio-marzo 2026 il cantiere venga spostato sul lato opposto, con la circolazione ripristinata verso San Leo e la chiusura della restante parte di via Fiorentina".L’assessore ha voluto precisare che la visita stampa non è "propaganda", dato che il taglio del nastro è ancora lontano, ma una corretta informazione in risposta a "sterili polemiche" sul progetto. "L’opera costerà ciò che deve costare, con un quadro economico aggiornato a 10 milioni di euro. Per garantire trasparenza abbiamo chiesto una verifica tecnica esterna sulla variante, che, seppur non obbligatoria, riteniamo utile per confermare costi e cantierabilità. La verifica è sostanzialmente conclusa e il progetto è considerato completo ed eseguibile". Sul capitolo sottoservizi, Sacchetti ha evidenziato come siano stati lavori impegnativi e necessari negli ultimi due anni, senza i quali "non avremmo potuto neppure cominciare il cantiere". Affrontando le critiche e le problematiche emerse sul sistema di drenaggio delle acque meteoriche sul vicino tunnel del Baldaccio, l’assessore ha spiegato che "In via Fiorentina sono state approntate tutte le precauzioni per la gestione delle acque derivanti da eventi statisticamente probabili". Sacchetti ha chiarito in modo tecnico: "Il sistema di sollevamento delle acque previsto qui è possibile perché sotto non passano infrastrutture come la ferrovia del Baldaccio, dove per motivi tecnici e di sicurezza non si poteva realizzare una vasca di accumulo o pompaggi simili. Nel caso del Baldaccio si è dovuto ricorrere a tecniche di spingi tubo molto particolari, essendo impossibile interrompere la ferrovia". Il sistema di smaltimento del Baldaccio si basa quindi su un drenaggio a gravità, mentre in via Fiorentina è stato possibile adottare pompe di sollevamento. Sacchetti ha concluso sottolineando che "non si può evitare ogni fenomeno meteorologico estremo, ma è fondamentale che nessuno si faccia male, che nessuno resti intrappolato o peggio affoghi, come purtroppo è accaduto nel 2019".