
La stazione Medioetruria a Rigutino al centro del patto tra Toscana e Umbria
"La stazione va fatta dove la ferrovia lenta e quella veloce si incrociano". Alias: Rigutino. In quel di Rapolano Terme, terra senese che non ha digerito il cambio di passo dell’Umbria con la virata sull’hub dell’ala velocità alle porte di Arezzo, il governatore Giani ribadisce la linea su Medioetruria e "seppellisce" la scelta di Creti indicata dai tecnici del ministero: "Se andate sul ponticino di Creti, comune di Cortona, vi trovate una grande buca, la Valdichiana, che una volta era una palude. Dovremmo cementificare dieci ettari di quella che era una palude per farci una stazione? Dal punto di vista ambientale è assurdo", ribadisce davanti alla platea della Festa dell’Unità.
E di fronte ai dubbi dei senesi, rilancia e argomenta: "Rigutino, vicino ad Arezzo, con un bacino d’utenza di una città di centomila abitanti, senza contare i paesi intorno: da un punto di vista economico ha la sua importanza. Chiusi conta seimila abitanti: da lì passeranno più Intercity, ma non può essere il riferimento per l’Alta Velocità". Poi assicura l’impegno della Regione nell’adeguamento della rete viaria e nel potenziamento dei collegamenti da Siena e da Perugia. "La Regione metterà i soldi per arrivare più velocemente a Rigutino. Si faranno cinque minuti in più in macchina, dal Senese, rispetto a Creti. Interverremo sulle strade, mi prendo l’impegno, anche per chi viene da Perugia. Su queste basi ci sto, non su voli pindarici".
Una linea ribadita anche nei colloqui con la presidente dell’Umbria Stefania Proietti insieme alla quale, Giani firmerà il patto per Medioetruria a Rigutino subito dopo il voto per le regionali.