LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Ragazzini all’assalto della villa. In fuga sull’auto dei derubati. Via con gioielli da 10mila euro

La macchina si dirige verso Roma, seguita dalle telecamere sulla E45, poi forse il cambio di targa. I ladri senza mezzi propri portati sul posto. I proprietari scoprono il saccheggio al ritorno a casa

I carabinieri indagano sul colpo messo a segno nella villetta a Pieve Santo Stefano

I carabinieri indagano sul colpo messo a segno nella villetta a Pieve Santo Stefano

Arezzo, 25 agosto 2025 – Un gruppo organizzato. Quattro o cinque persone, tutti giovanissimi e un “capo” di poco più grande. Divise da corrieri, hanno agito a colpo sicuro. Nel “target” c’era quella villetta alle porte di Pieve Santo Stefano e vicino, una via di fuga pressochè sicura: la superstrada E45. La stessa lungo la quale si sono dileguati dopo il raid e per farlo hanno rubato pure l’auto dei proprietari di casa, una Bmw di colore bianco. Auto e ladri immortalati dalle telecamere che presidiano la grande arteria stradale ma solo in un tratto, poi il buio.

La banda ha imboccato l’entrata in superstrada e la corsia in direzione sud. Fino a quel momento la traccia nelle telecamere c’è ed è anche su quella che stanno lavorando i carabinieri della Compagnia di Sansepolcro. Una “banda” di giovanissimi, non proprio un dato anomalo di questi tempi: gli investigatori tengono aperte più piste e lavorano sugli elementi raccolti durante il sopralluogo nella villetta dalla quale sono spariti preziosi e denaro per circa diecimila euro. Il modus operandi fa ritenere che si tratti di una banda specializzata in raid nelle abitazioni.

Probabilmente malviventi “pendolari” che arrivano da fuori provincia e magari qualche giorno prima del colpo studiano la potenziale “vittima” e soprattutto la via di fuga, per poi entrare in azione. Il furto è stato messo a segno venerdì pomeriggio, in una fascia oraria pure insolita per questo genere di scorribande. I proprietari erano fuori e quando sono rientrati hanno fatto l’amara scoperta: casa aperta, oggetti preziosi e denaro spariti. Immediata la denuncia ai carabinieri e l’avvio delle indagini. Ci sarebbero alcune testimonianze utili a ricostruire l’azione dei malviventi che per non dare nell’occhio o suscitare sospetti indossavano divise simili a quelle dei corrieri. Secondo una prima ricostruzione, qualcuno li ha accompagnati davanti alla villetta, poi hanno eseguito il colpo ma per fuggire sono stati costretti a rubare l’auto dei proprietari parcheggiata in garage. Poi la corsa verso la superstrada e la fuga in direzione sud, forse verso la Capitale.

E’ probabile che per proseguire la fuga senza il rischio di essere individuati dai carabinieri i banditi hanno deciso di cambiare targa alla vettura. Un modo per non dare nell’occhio. Si tratta di una banda specializzata in questo tipo di furti, secondo gli investigatori, anche perchè hanno agito a colpo sicuro: forse sapevano che i proprietari di casa rientrava solo in serata e una volta all’interno dell’abitazione hanno messo in pratica il piano, studiato nei minimi particolari.

Un raid veloce, il tempo di arraffare preziosi, orologi e denaro contante e poi via, in garage e la fuga con la potente vettura. Indagini serrate dei carabinieri che stanno ricollocando al loro posto tutte le tessere del puzzle. Un colpo che ha destato una certa preoccupazione tra gli abitanti del comune dell’alta Valtiberina e che riporta a galla il tema della sicurezza e al tempo stesso, riafferma la necessità di sistemi di sorveglianza a protezione delle abitazioni.

Lucia Bigozzi