LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Medioetruria, ora Siena chiede un patto con la città

"Siena deve entrare in pieno in questa partita, serve un patto per rivendicare con orgoglio la nostra stazione in linea"....

Stefano Scaramelli (Italia Viva)

Stefano Scaramelli (Italia Viva)

"Siena deve entrare in pieno in questa partita, serve un patto per rivendicare con orgoglio la nostra stazione in linea". Stefano Scaramelli, vicepresidente del consiglio regionale e capogruppo di Italia Viva, lancia un appello alle istituzioni, alle forze politiche e sociali della provincia per battere un colpo sulla questione alta velocità, dopo l’intesa tra le Regioni Toscana e Umbria, che punta all’opzione RIgutino. Scaramelli rilancia l’ipotesi Tre Berte, in realtà già archiviata da tempo nel novero delle opzioni.

In alternativa l’esponente di Italia Viva propone "un’alleanza tra Siena e Arezzo per potenziare le attuali stazioni esistenti, cioè Chiusi e Arezzo stessa. È possibile prevedere le fermate dei treni veloci, adeguando le strutture con una spesa contenuta rispetto alla nuova mega stazione".

Una sollecitazione già rilanciata dalle istituzioni aretine e dai consiglieri regionali di tutti gli schieramenti, in attesa che l’hub dell’alta velocità diventi realtà. "Io credo che si debba pensare a soluzioni realistiche. Dopo il pronunciamente delle Regioni, Creti è una soluzione che non esiste più. Ma serve una discussione alta, non una lotta di campanile che rischia di non approdare a niente. Per questo penso al potenziamento delle due stazioni esistenti", ragiona il vicepresidente dell’assemblea toscana.

Intanto Toscana e Umbria firmano il "patto di ferro", viaggiano sulle stesso binario e tracciano un’unica direzione che porta a Rigutino.