di Gaia Papi
C’è chi si fa un selfie per vanità e chi invece, con un sorriso e un telefono in mano, riesce a costruire una storia. Lui, oggi, lo chiamano "l’omino dei selfi", con tanto di logo che lo raffigura in versione cartoon: cellulare, quadrifoglio della fortuna e un numero misterioso, 15.15. Solo anni dopo ha svelato che è l’ora in cui è nata sua figlia Gaia. Ed è proprio da lì che parte tutto. Roberto Russo, ormai conosciutissimo e vulcanico babbo di Noemi e Gaia. È proprio per Gaia, a cui qualche anno fa è stata diagnosticata una rara malattia, la Charcot-Marie-Tooth di tipo 2A, che ha deciso di mettersi in gioco in prima persona per sostenere la ricerca e sensibilizzare quante più persone possibili su questa patologia. Dal 2018 a oggi, grazie al suo entusiasmo è riuscito a raccogliere oltre 100.000 euro a favore del progetto Mitofusina 2 del Centro Dino Ferrari, con l’obiettivo di aiutare a trovare una cura per la rara e debilitante malattia di cui è affetta sua figlia. Roberto Russo ha cominciato nel 2018, si diceva, con un piccolo banchetto da 15 euro d’incasso. Ma dentro aveva già un’idea chiara: fare del bene facendo sorridere. Senza proclami, senza storie strappalacrime. Solo ironia, creatività e una figlia meravigliosa, con una disabilità importante, che gli ha insegnato il valore della forza silenziosa. Gaia oggi ha 19 anni, vuole iscriversi a Ingegneria Informatica, e ogni volta che guarda il babbo, lo fa con orgoglio. È lei che ha ispirato i braccialetti "Mito Fusina", nati guardando la serie "Braccialetti Rossi": in 25 giorni ne sono stati venduti per 17.000 euro. E poi ancora: t-shirt, calamite, cappellini. Tutto autofinanziato. Tutto per beneficenza. La pandemia ha fatto saltare il secondo grande evento, ma lui non si è fermato. In 40 giorni, grazie a una raccolta social ha raccolto 27.000 euro. Un popolo intero si è mobilitato per Gaia, la bambina simbolo di questa battaglia. E alla fine, tra un pranzo, una risata e una serata musicale, in sei anni sono diventati 100.000 euro donati. Un traguardo importante, ma Roberto non ha nessuna intenzione di fermarsi. Sono già pronti altri due eventi. Il prossimo si chiama "Certe donne brillano". È dedicato alle mamme, a quelle donne invisibili che ogni giorno sostengono figli famiglie. Ci sarà musica, da bere e tanta umanità. A , sotto le mura, venerdì 18 luglio, alle 20,30. Ingresso a offerta libera, minimo 5 euro. Gli sponsor? Già oltre 50. "Non mi interessa avere, a me piace dare", dice Roberto. E quando parla di sua figlia, aggiunge: "Il mio premio sarà quando potrà dire che suo babbo non è rimasto sul divano ad aspettare un miracolo. È andato a cercarselo".