
Sopra il rendering della nuova area del Pionta, sotto una zona del parco
Un ingresso monumentale, una gradinata panoramica, una villa da ripensare, un parco che da luogo sottovalutato diventa finalmente protagonista della vita cittadina. È questa la visione che sta guidando la trasformazione del Pionta, presentata in Consiglio comunale e raccontata dall’assessore all’Urbanistica Francesca Lucherini.
"Per la prima volta – sottolinea – tutte le componenti hanno lavorato unite: Comune, Asl e Università. L’obiettivo condiviso è stato quello di riqualificare un polmone verde che non è solo parco, ma anche sede di attività sanitarie e universitarie. In questi anni abbiamo seguito i piani attuativi necessari per gli interventi della Asl, ma parallelamente abbiamo portato avanti un masterplan complessivo che restituisce al Pionta la centralità che merita".
Uno dei simboli della nuova identità sarà la grande scalinata che collegherà l’area del Baldaccio al cuore del parco: un ingresso scenografico, pensato come "cerniera" tra il centro cittadino e il Pionta, da cui godere di una vista privilegiata sul Duomo e sullo skyline storico di Arezzo. "Questo nuovo accesso – spiega Lucherini – sarà illuminato, pavimentato, dotato di cartellonistica, e cambierà la percezione del parco. Sarà un biglietto da visita che lo renderà più visibile e vissuto".
Stop alle auto, sì a pedoni e biciclette: l’accessibilità motorizzata resterà limitata ai mezzi di soccorso, a quelli della Asl e ai veicoli per disabili. "Il Pionta deve essere un parco ciclabile e pedonale – aggiunge l’assessore – con ingressi chiari e accoglienti, proprio come avviene in altre aree verdi cittadine".
La partita delle destinazioni d’uso si gioca anche su Villa Chianini, di proprietà Asl: "In Consiglio si è parlato di ristorazione e spazi culturali – conferma Lucherini – e sono ipotesi che condivido. Una funzione attrattiva, che vada oltre l’università e la sanità, renderebbe il Pionta vivo e frequentato. Naturalmente sarà frutto di un accordo tra enti, ma la direzione è quella di valorizzare un edificio bellissimo e strategico".
Non solo verde e cultura: il Pionta sarà anche nodo di connessione urbana. È prevista infatti una passerella che collegherà l’area con il Terzo Luogo, trasformata in una vera e propria piastra multifunzionale capace di cucire insieme università, sanità, scuole e centro storico. "Il nostro input – conclude Lucherini – è stato proprio quello di unire parti di città che finora non dialogavano, dando al Pionta un ruolo nuovo e centrale. Un progetto che cambia prospettiva e che finalmente ridà dignità a un’area troppo a lungo sottovalutata".
Il volto del Pionta, dunque, si ridisegna: un parco moderno, accessibile, connesso, in cui natura, storia e servizi diventano motore di nuova vitalità urbana.