CLAUDIO REPEK
Cronaca

Irene e la scalata a Bruxelles: "L’Ue è uno spazio di pace che tocca a noi difendere"

Agnolucci è tra i massimi esperti europei sugli aiuti di Stato e sulle politiche industriali "Arezzo mi ha fatto crescere in un ambiente sereno e imparare il valore del darsi da fare".

Agnolucci è tra i massimi esperti europei sugli aiuti di Stato e sulle politiche industriali "Arezzo mi ha fatto crescere in un ambiente sereno e imparare il valore del darsi da fare".

Agnolucci è tra i massimi esperti europei sugli aiuti di Stato e sulle politiche industriali "Arezzo mi ha fatto crescere in un ambiente sereno e imparare il valore del darsi da fare".

Docente e ricercatrice all’Università Bocconi, è una delle massime esperte europee su aiuti di stato e politiche industriali. Tiene, in lingua inglese, corsi di diritto dell’Unione europea e di aiuti di Stato e svolge consulenze presso le istituzioni UE a Bruxelles, come il Comitato europeo delle Regioni Irene Agnolucci, 35 anni, è nata ed è vissuta ad Arezzo fino al momento di frequentare Giurisprudenza a Bologna.

Al quarto anno ha partecipato al concorso per accedere a un programma di doppio titolo, italiano e britannico, vincendolo e venendo ammessa al King’s College di Londra. Nel dicembre 2013 si è laureata a Bologna e pochi giorni dopo anche a Londra, con un master (LL.M.) in diritto europeo. "Due tesi in poche settimane, un periodo di studio intenso: non fu facile ma ebbi la conferma che quella era la strada giusta". Prima un breve periodo a Firenze per specializzarsi nel diritto amministrativo europeo, poi un master a Roma presso la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale. Inizia da qui il suo percorso universitario, prima nella capitale, presso la cattedra di diritto europeo della Sapienza, fino al momento di trasferirsi di nuovo a Londra. "Nel 2018 fui selezionata per un dottorato di ricerca sulle politiche di concorrenza, in particolare sugli aiuti di Stato, al King’s College di Londra, sotto la guida del professore Andrea Biondi, attualmente Avvocato Generale alla Corte di Giustizia dell’Unione europea". Fino al 2022 ha svolto il suo progetto di dottorato, unendo l’attività di ricerca a quella di insegnamento nelle aule inglesi.

"Ho scoperto un sistema didattico diverso dal nostro, che privilegia la discussione critica al mero trasferimento delle conoscenze, una metodologia che oggi adotto con i miei studenti". Nel 2023 un assegno di ricerca alla Bocconi e poi professoressa a contratto nella cattedra di Diritto dell’UE. "Mi sento prima di tutto una cittadina europea. L’Unione ha creato uno spazio di pace e benessere nei decenni scorsi che adesso tocca alle nostre generazioni difendere e migliorare". Questo impegno non è solo accademico, ma anche politico. È componente del Forum Europa del Pd nazionale ed è stata nominata nell’Assemblea del Movimento Europeo Italia.

Il futuro continua ad essere l’università con un’attenzione ai temi collettivi. "Vorrei proseguire la carriera accademica perché la ricerca e l’insegnamento mi stimolano a pensare soluzioni nuove: una crescita sostenibile in Europa, la transizione ecologica e digitale che sviluppino anche un mercato del lavoro giusto, soprattutto per i più giovani che vivono un’epoca di contrazioni e incertezze. Inoltre, anche in Europa, continueremo a lottare contro i sovranismi e i particolarismi, contro tutte quelle forze che intendono fare un passo indietro sui diritti individuali e sociali".

Viaggia molto ma Arezzo rimane la sua città. "Mi ha permesso di crescere in un ambiente sereno e di imparare il valore del darsi da fare, ma anche di conoscere il ritmo della lentezza, specialmente in quelle bellissime giornate estive passate in campagna quando ero piccola. Ho avuto la possibilità di fermarmi a riflettere, senza dover necessariamente impiegare il tempo, esercitando creatività di pensiero, momenti che nella frenesia delle grandi città rimangono sempre impegnati in attività o spostamenti".

E conclude: "Devo ringraziare la mia famiglia, i miei genitori Angiolo e Anna e mio fratello Andrea non solo per il granitico supporto, ma anche perché, dopo ogni impegno nelle varie parti d’Europa, mi danno un abbraccio e un posto sicuro dove posso sempre tornare".