
Da sinistra a destra, gli esponenti di San Giovanni Civica Marco Meacci, Lisa Vannelli e Daniele Marzi, impegnati nella campagna contro la nuova Tarip
SAN GIOVANNILa Tarip tiene ancora banco nel dibattito pubblico sangiovannese. San Giovanni Civica, nel corso di una conferenza stampa, ha ribadito che andrà avanti nella raccolta firme contro il provvedimento della giunta Vadi fino a che non sarà convocato il Consiglio comunale aperto. Tutti i sabato mattina, il gruppo di opposizione sarà in piazza Cavour per raccogliere le firme fino al ritiro del nuovo regolamento. La decisione dell’amministrazione comunale di posticipare l’entrata in vigore della Tari Puntuale dal 1 luglio al 1 gennaio 2026 non basta. "Accogliamo in maniera parzialmente favorevole questo rinvio - ha spiegato la capogruppo Lisa Vannelli - perché può sembrare un piccolo segnale di aver accolto le rimostranze dei cittadini, in verità sottolineiamo che la popolazione non ha chiesto un rinvio, bensì di non applicare questa modalità di tariffazione puntuale, o almeno di aumentare i numeri di conferimento dell’indifferenziato. Questo pare piuttosto un tentativo di posticipare la misura visto che ci avviciniamo alle elezioni regionali, per non perdere consensi. Ci auguriamo che in questi sei mesi la maggioranza possa rivedere le proprie scelte". In 10 giorni il gruppo di minoranza ha raccolta circa 2mila firme e continuerà a farlo per tutto il mese di giugno. "In tanti ci chiedono ancora di firmare - ha aggiunto Vannelli - e ciò ci consentirà di continuare a recepire le idee e le proposte che i cittadini stanno formulando sul tema che riguarda la tariffazione dei rifiuti". Tutto questo in attesa che trascorrano 30 giorni da quando le prime firme sono state depositate, affinché si possa tenere il Consiglio comunale aperto ai cittadini "in modo da ricordare all’amministrazione che i sangiovannesi questa Tarip non la vogliono".
Francesco Tozzi