
L’attaccante Mattia Alagia, 28 anni, con il. direttore sportivo del Sansepolcro. Emanuele Monni. Alagia aveva già indossato la maglia bianconera
Era stato il primo nominativo che circolava dopo la promozione e le voci sul suo conto si sono rivelate fondate. Dopo Domenico Vitiello, a potenziare l’attacco del Sansepolcro torna Mattia Alagia, classe 1997, proiettato da oramai più di dieci anni nell’orbita della Serie D con la sola eccezione della stagione 2019-20 (quella peraltro interrotta in febbraio dalla pandemia), quando ha militato in Eccellenza umbra con la Tiferno Lerchi di Città di Castello.
Esterno d’attacco dotato di tecnica, rapidità e intelligenza tattica, Alagia è uno dei talenti più cristallini espressi negli ultimi anni dal settore giovanile del Sansepolcro, squadra con cui ha debuttato in serie D nella stagione 2014-15, la prima del lungo ciclo al quale avevamo poco sopra fatto riferimento. Da allora, ha saputo costruirsi una carriera solida, sempre praticamente nella quarta serie nazionale, stazionando in piazze importanti: Viareggio, Gavorrano, Bra, di nuovo Sansepolcro, Tuttocuoio, Sangimignano, Tiferno Lerchi, Vastogirardi, Tolentino, Pianese, Orvietana e nell’ultima stagione Flaminia Civita Castellana sono infatti le tappe del suo percorso calcistico.
"Il suo ritorno rappresenta un innesto di valore e di cuore -si legge nella nota del Sansepolcro - che unisce qualità tecniche e senso di appartenenza ai colori bianconeri. Bentornato a casa Mattia, pronti a scrivere insieme un nuovo capitolo della nostra storia".
Un Sansepolcro che scientificamente ha voluto costruire la squadra dal reparto avanzato oppure no? "Una pura casualità – dichiara sorridendo il direttore sportivo Emanuele Monni – perché stiamo operando su tutti i reparti della squadra e presto avrete la conferma. Certamente, Vitiello ci interessava molto, perché crediamo che abbia le caratteristiche tecniche, fisiche, umane e caratteriali per il nostro spogliatoio".
Monni sottolinea un altro aspetto: "Cerchiamo non soltanto pedine idonee per la categoria, ma anche il più possibile locali o quasi. L’esempio più significativo è quello dei giovani sottoquota: abbiamo confermato Barculli, Innocentini, Merciari, Testerini, Corsini, Paoli, Cirignoni e Tilli, più Pasquali che – seppure da quest’anno non sarà più un under – è comunque alla terza stagione con noi".