LUCIA BIGOZZI
Cronaca

"Gianni e Giulia sono come voi". Il Papa esalta i soccorritori. La piazza in lacrime applaude

Leone XIV scrive alle famiglie delle vittime e sprona i volontari: "La vostra opera è preziosa" . Tremila in piazza. Le parole del viceministro, il ricordo del presidente delle Misericordie .

Leone XIV scrive alle famiglie delle vittime e sprona i volontari: "La vostra opera è preziosa" . Tremila in piazza. Le parole del viceministro, il ricordo del presidente delle Misericordie .

Leone XIV scrive alle famiglie delle vittime e sprona i volontari: "La vostra opera è preziosa" . Tremila in piazza. Le parole del viceministro, il ricordo del presidente delle Misericordie .

"È stato splendido, amarti". La carezza di Vasco Rossi sfiora le bare, una accanto all’altra, come su quell’ambulanza. La carezza di Vasco a Giulia Santoni e Gianni Trappolini, giorno dell’addio, quello più straziante. Le bare sono adagiate su un tappeto rosso, come un cuscino che le accoglie, qui in questa piazza immensa dove i colori delle divise dei volontari raccontano di una scelta che dura per sempre. Ai lati del palco le corone di alloro del governo e quella giallo-celeste della Misericordia.

Alle vittime della strage rivolge un pensiero il Papa: il messaggio inviato al vescovo Andrea dal segretario di Stato Pietro Parolin. Migliavacca lo legge prima della cerimonia. Ai familiari di Gianni, Giulia e Franco, Papa Leone esprime "i sentimenti di spirituale vicinanza e cordoglio, assicurando la preghiera di suffragio". E proprio nel giorno del dolore, ricorda "il generoso impegno di quanti offrono la propria opera nei confronti dei fratelli bisognosi sull’esempio del buon samaritano del Vangelo" e "implora il conforto della fede per i congiunti invocando al Signore pronta guarigione per i feriti. Di cuore invia la paterna benedizione apostolica perno di consolazione e di sicura speranza". Applausi dalla piazza dei tremila. Sono arrivati da tutta la Toscana e da mezza Italia: uomini e donne delle Misericordie e con loro i volontari di Croce Rossa, Anpas, Protezione civile e 118. Ci sono anche i vigili del fuoco di Arezzo e Montevarchi che hanno lavorato per dieci ore in quel groviglio di lamiere: hanno salvato il camionista ferito e recuperato i resti delle vittime. Un’esperienza che lascia il segno. E sono ancor loro, i volontari della Misericordia di Terranuova a prendersi cura di Giulia e Gianni: sono loro a portare a spalla le due bare nel piazzale dove il vescovo Andrea e il correttore delle Misericordie monsignor Franco Agostinelli, celebrano i funerali. Lo fanno tra le lacrime e quel nodo in gola che non si vede, ma c’è e toglie il fiato. Sguardi bassi, mani che si intrecciano, quasi a sorreggersi, abbracci: lunghi e carichi di sofferenza. La stessa che riga le guance di Caterina, la mamma di Giulia, accanto al padre e di Laura, la moglie di Gianni. è lei a confortare la figlia che indossa la divisa della Misericordia e fa lo stesso mestiere del padre. Come pure la figlia di Franco Lovari, qui per condividere lo stesso dolore. Franco torna più volte negli interventi delle autorità che si alternano sul palco e nelle parole di Agostinelli e Migliavacca. Sono qui, ancora insieme, tutti e tre.Il viceministro alle politiche sociali Maria Teresa Bellucci trattiene a stento la commozione: "Il mondo del volontariato perde due delle persone migliori, animate da altruismo e solidarietà, impegnate, silenziosamente, per il bene comune, sacrificando tempo ed energia per aiutare gli altri con amore e generosa dedizione. Gianni e Giulia sono i figli più belli dell’Italia che abbiamo. Non sono morti invano. Franco aveva messo la sua vita nelle mani di due belle persone". Il loro esempio, incoraggia la piazza dei tremila, resterà e sarà energia per andare avanti. E da Roma arriva anche il messaggio del minstro Locatelli. Il governatore Eugenio Giani abbraccia i familiari delle vittime e dal palco ricorda lo spirito di servizio che ha animato i due soccorritori e tutta la grande famiglia delvolontariato che fa grande la Toscana: "Operano 520 associazioni di volontariato rispetto a 273 comuni, cioè il doppio. è il segno forte di un’identità radicata. Oggi viviamo da un lato la frustrazione per un dolore profondo, dall’altro la loro esperienza ci consegna l’esempio concreto di quello che si va per la comunità“. Le parole del presidente nazionale delle Misericordie, sono forse quelle piàù attese dagli uomini e le donne in divisa giallo-celeste. Domenico Giani le declina con cura, perchè sa che deve fendere la cortina del dolore che toglie il fiato e consegnare a ciascuno dei volontari un messaggio di speranza. Parla di una "ferita profonda per tutta la nostra comunità, che si stringe in un abbraccio silenzioso e rispettoso alle famiglie e alle confraternite di appartenenza. Gianni e Giulia non svolgevano semplicemente un servizio: avevano scelto di dedicare la propria vita agli altri. Il loro esempio resterà scolpito nella memoria di tutti noi, e li ricorderemo con infinita gratitudine e affetto". Un seme che germoglia e dà nuovi frutti. Dolore e gratitudine, sono le parole-chiave nell’omelia del vescovo Andrea. “Uomini e donne che hanno scelto di donarsi agli altri senza risparmio, con coraggio e dedizione. La loro vita è stata una testimonianza di amore concreto, di servizio generoso e silenzioso. Franco, il paziente che stavano accompagnando, ha condiviso con loro in modo tragico questo cammino. Il dolore della perdita è grande, ma non dobbiamo lasciare che esso diventi motivo di disperazione o solitudine. Le vite di questi nostri fratelli e sorelle non sono terminate con la morte", perchè "risplendono come scintille, segno di quella bellezza eterna che Dio ha loro donato". Di qui l’invito alla piazza del tremila a "trasformare le lacrime in impegno, a portare avanti la memoria e i valori di chi oggi ci lascia. Non siamo soli: Dio cammina con noi e ci sostiene". E di rinascita parlano i rappresentanti della comunità buddista toscana alla quale