Fimer, tutto da rifare. Ma Greybull assicura: “Restiamo impegnati come partner e investitori”

Già operativi i tecnici ai quali il giudice affida "la gestione dell’azienda". Greybull Mc Laren conferma la volontà di rilevare lo stabilimento

La decisione del tribunale di Milano ha suscitato preoccupazione tra gli operai
La decisione del tribunale di Milano ha suscitato preoccupazione tra gli operai

Arezzo, 12 ottobre 2023 – “Stato di insolvenza di Fimer Spa". La frase sta nella sentenza del tribunale di Milano che, di fatto, apre le porte all’amministrazione straordinaria della fabbrica di Terranuova (e della gemella a Vimercate) e riporta le lancette indietro. La sentenza dispone che "la gestione dell’impresa, è affidata alla terna di cocommissari giudiziali".

Un giorno complicato in fabbrica, con la notizia che piomba da Milano e ricaccia gli operai, trecento dipendenti (un centinaio nell’indotto) nel buio di un tunnel dal quale pensavano di essere usciti. Greybull Mc Laren, il fondo inglese che vuole prendere il timone dell’azienda leader nella produzione di inverter fotovoltaici, conferma l’impegno per il nuovo corso dello stabilimento.

Ora tutto passa nelle mani di tre commissari giudiziali: Maurizio Ascione Ciccarelli, Eugenio D’Amico e Gerardo Losito. Il presidente del tribunale Luisa Vasile ha accolto la richiesta del pm Nicola Rossato sullo stato di insolvenza. Tecnicamente, la procedura consente ai commissari di valutare l’amministrazione straordinaria ma - ed è lo scenario peggiore - una volta passata ai raggi X l’azienda, pure scegliere la via del fallimento. Tutti rifiutano l’idea. A cominciare da Greybull che in una nota ribadisce l’interesse al salvataggio di Fimer. Del resto, il Fondo inglese finora ha mantenuto i patti e versato 5 milioni per rivitalizzare la liquidità ridotta all’osso, come stabilito dal tribunale. Ma adesso? Si rischia il passo indietro dell’unico acquirente ancora in pista?

"Il tribunale ha determinato l’inadeguatezza dei piani elaborati dalla precedente amministrazione di Fimer. È importante sottolineare che i piani, ora giudicati inammissibili, sono quelli presentati dagli ex amministratori dell’azienda con il sostegno dei loro avvocati e dell’attestatore da loro designato. Greybull Capital & McLaren Applied conservano la ferma convinzione che Fimer abbia di fronte a sè un futuro promettente, una volta che sarà in grado di distaccarsi con decisione dal proprio passato", dichiara Marc Meyohas, managing partner di Greybull. Pare chiara la conferma della volontà di andare avanti, al punto che "le recenti evoluzioni sul piano legale possono offrire la Fimer la possibilità di un taglio netto e di un reale nuovo inizio. Abbiamo agito con ogni mezzo a nostra disposizione per supportare Fimer fino a ora, inclusi gli investimenti iniziali approvati dal Tribunale di Milano. Rimaniamo pienamente impegnati, in qualità di investitori e partner industriali, nel garantire che Fimer raggiunga il suo pieno potenziale. Lavoreremo in stretta collaborazione con dipendenti e tutte le parti coinvolte".

È il passaggio-chiave che serve a raschiarire una giornata dai toni scuri. Ma ora a guidare sono i commissari e i tempi si allunggheranno, inevitabilmente. Gli effetti sulla continuità della produzione, finora a singhiozzo, sono l’altra incognita dell’ennesima doccia fredda su Fimer.