
Clima sospeso tra i padiglioni per gli effetti della crisi, ma spuntano mercati a sorpresa tra cui il Vietnam. Benvenuto: "Siamo sotto le altre edizioni". Giordini: "Potenziare gli scambi in Europa". I gioielli di Première.
"È una fiera sottotono, che si porta dietro i problemi del momento". I buyer ci sono e tra i padiglioni di Oroarezzo si muove un "esercito" di quattrocento operatori arrivati da 60 Paesi, ma il punto "è che comprano poco, e in alcuni casi non comprano affatto". Mauro Benvenuto, presidente Orafi Cna misura il polso delle aziende all’expo clou dell’anno. Che, inevitabilmente, rispecchia la frenata del comparto: meno ordini, meno affari. "Ieg ha fatto un lavoro splendido, tuttavia i buyer sono prudenti negli acquisti e i livelli di quest’anno sono inferiori ai numeri delle precedenti edizioni". A questo aggiunge l’ombra della cassa integrazione "alla quale molte aziende hanno già fatto ricorso", mentre in altri casi si cerca di "regge botta" riducendo le ore di lavoro giornaliere. Misure di tutela, in attesa che passi la tempesta. Che per Giordana Giordini, al timone della sezione Orafi di Confindustria, rappresenta "una fase temporanea, non strutturale, e i nostri imprenditori sono resilienti e bravi a individuare nuove strategie". Strategie che si chiamano "nuovi mercati o comunque mercati finora un po’ snobbati ma sui quali adesso vale la pena di concentrare la nostra attenzione". E la rotta indica l’Europa, mercato che ogni anno compra 20 miliardi di gioielli italiani "oltretutto un mercato senza dazi per le nostre imprese" sottolinea Giordini. Ai cinque Paesi big con i quali "lavoriamo da sempre perchè siamo stati i primi a internazionalizzare" si aggiungono le vie dell’oro che, ad esempio, guardano all’est Europa. Non a caso, sulle potenzialità del vecchio continente Confindustria insieme a Ice ha promosso un tavolo di confronto tra esperti all’interno di Oroarezzo. Ma l’orizzonte si allarga anche all’Asia. Un’indagine di Ice apre una finestra sulle opportunità in Vietnam, considerato mercato emergente, primo consumatore di oro nel sud est asiatico, per il quale dal 2027 ci saranno zero dazi sulle importazioni di oro dall’Italia grazie agli accordi bilaterali con l’Ue. Il mercato vietnamita, si spiega, "vale 100 milioni di dollari ma a causa di un’economia molto controllata e una legislazione rigida sui prodotti in oro fatica a entrare in relazione col mercato italiano dell’oreficeria e della gioielleria". Non solo lo sguardo fuori, ma pure dentro al sistema produttivo: si punta alle nuove tecnologie che consentono di ottenere gioielli più leggeri, una delle chiavi in tempi di crisi, per rendere il prodotto più appetibile e dall’altro per arginare la continua oscillazione del prezzo dell’oro, vera spina nel fianco degli imprenditori. Giordini usa un altro linlk che gli orafi conoscono bene, per aver attraversato altre fasi di tempesta: "L’ottimismo, le nuove tecnologie, la ricerca sono le armi che abbiamo per resistere". Difficile stabilire un trend della fiera basandosi sulla prima giornata di contrattazioni: Luca Parrini, presidente della Consulta e al timone di Confartigianato Orafi, ci va cauto. Tra gli stand "c’è movimento, ci sono scambi commerciali anche se la fase a livello internazionale fa registrare un rallentamento dovuto a fattori esterni. Siamo portati a pensare che si tratti di un momento passeggero". Intanto il top dell’oro di Arezzo brilla sulla passerella di Première. Gioielli allo specchio, quello del tempo, leit motiv scelto da Beppe Angiolini che firma la direzione artistica dell’expo. In gara 58 creazioni esposte nella grande teca nella welcome lounge di Oroarezzo. Otto le categorie premiate da una giuria internazionale. Nella categoria "Talents", premiata Marianna Maddaluna, dell’Istituto Giovagnoli di Sansepolcro che vedrà il suo bozzetto diventare un gioiello, grazie alla collaborazione con un’azienda aretina. "Specchio del tempo": vincono il bracciale di De Toni e l’anello di Moraglione 1922. "Luce infinita": la giuria sceglie i bracciali di Luiber e Mosca Guido. Per "Riflessi preziosi", il riconoscimento va alle creazioni di Gold Art e Graziella Braccialini. Protagonista di "Glamour" è la collana di Kitty, mentre per "Arte e scultura" vince l’anello di Giordini. Premio alla spilla realizzata da Unoaerre per la categoria "Gioiello senza tempo" e riconoscimenti anche ai bracciali di Anima, Biz, Patros e al bracciale di Femar.