GAIA PAPI
Cronaca

Ecografie dal medico di famiglia. Test di laboratorio senza code negli ambulatori di prossimità

Parte il progetto sperimentale: ci sono 25 richieste di attivazione, gli strumenti in parte dalla Asl. Per ora il piano è rivolto soprattutto ai pazienti cronici, eliminando ticket e attese. Al via da settembre.

Parte il progetto sperimentale: ci sono 25 richieste di attivazione, gli strumenti in parte dalla Asl. Per ora il piano è rivolto soprattutto ai pazienti cronici, eliminando ticket e attese. Al via da settembre.

Parte il progetto sperimentale: ci sono 25 richieste di attivazione, gli strumenti in parte dalla Asl. Per ora il piano è rivolto soprattutto ai pazienti cronici, eliminando ticket e attese. Al via da settembre.

di Gaia PapiAREZZOSvolta nei tempi dell’assistenza territoriale: diagnosi più vicine, direttamente dal medico di famiglia. A fine estate entrerà nella fase operativa il progetto sperimentale della Regione Toscana, tra le capofila Arezzo e Cortona, che promette di rivoluzionare il rapporto tra cittadino e medicina di base. A raccontarlo è Guido Santini, vicesegretario vicario della Fimmg Arezzo. "Stanno per partire gli ambulatori di prossimità – spiega Santini – dove i medici di famiglia potranno eseguire direttamente prestazioni come spirometrie, emogasanalisi, elettrocardiogrammi, ecografie, infiltrazioni antalgiche ed ecodoppler. Saranno dedicati ai pazienti cronici, su chiamata, e serviranno soprattutto a ridurre le liste di attesa e alleggerire la pressione sui pronto soccorso". La sperimentazione è frutto di un accordo tra Regione e sindacati, con un finanziamento iniziale da 2 milioni di euro. I medici potranno aderire su base volontaria, candidandosi attraverso l’avviso pubblico aperto dalle tre Asl toscane. Le apparecchiature saranno fornite in parte dalle aziende sanitarie, ma potranno anche essere messe a disposizione dai medici stessi, se già in possesso.

In provincia di Arezzo il progetto ha già preso forma concreta: "Abbiamo ricevuto 25 richieste di attivazione da parte di medici, nei centri di Arezzo e Cortona, che saranno i piloti della sperimentazione. Gli ambulatori saranno suddivisi in cinque aree: malattie respiratorie, cardiovascolari, diabete, medicina del dolore ed ecografie".

Ogni medico potrà erogare almeno 120 prestazioni in un anno, per un totale di oltre 2500 prestazioni solo ad Arezzo, e sarà possibile organizzare il percorso anche tra medici diversi della stessa Aft (aggregazione funzionale territoriale), creando così una rete di assistenza più efficiente e flessibile.

"Il modello – spiega Santini – è duplice: da un lato il medico chiama il paziente e offre una prestazione in tempi rapidi, dall’altro libera uno slot del sistema sanitario, migliorando l’accesso per tutti. Nessun ticket, nessun passaggio burocratico: tutto è registrato direttamente nel fascicolo sanitario elettronico".

Il progetto è pensato per offrire una vera presa in carico del paziente cronico e non un semplice esame isolato.

"È un’opportunità importante – conclude Santini – non solo per i grandi centri ma anche per territori come il nostro. Arezzo non è una metropoli, ma ha risposto presente. Se la sperimentazione funziona, sarà estesa a tutta la Toscana. E questo è un primo passo verso una sanità più vicina e più giusta". Secondo i promotori, questa modalità rafforza anche il legame fiduciario tra medico e paziente e valorizza il ruolo della medicina generale come primo punto di accesso a un sistema sanitario più moderno, equo e sostenibile.