REDAZIONE AREZZO

Duecento persone al lavoro ogni sera al Prato

Ducento persone impegnate ogni sera nella rodata macchina organizzativa del Mengo, hanno permesso al festival di svolgersi senza intoppi nonostante...

Ducento persone impegnate ogni sera nella rodata macchina organizzativa del Mengo, hanno permesso al festival di svolgersi senza intoppi nonostante...

Ducento persone impegnate ogni sera nella rodata macchina organizzativa del Mengo, hanno permesso al festival di svolgersi senza intoppi nonostante...

Ducento persone impegnate ogni sera nella rodata macchina organizzativa del Mengo, hanno permesso al festival di svolgersi senza intoppi nonostante la grandissima affluenza di pubblico nell’area del Prato, che in questi giorni sarà ripristinata con lo smontaggio del palco e la pulizia del giardino. Quante persone al lavoro intorno al Mengo? "Una serata mette in movimento quasi 200 persone - spiega il direttore artistico Paco Mengozzi - con oltre 100 volontari a turnazione tra casse, backstage, info point. Poi la sicurezza di Ombra, le associazioni dei carabinieri in pensione, i sanitari, i vigili del fuoco. Tutto si è svolto senza intoppi grazie alla macchina organizzativa che è rodata".

La location ideale resterà quella del Prato con la formula gratuita? "Siamo convintissimi della location per la dimensione che ha il festival e per valorizzare il centro, si può però lavorare per ampliare la proposta magari ad un secondo stage in Fortezza o nel centro più basso. L’idea è di avere un equilibrio tra gratuito e biglietto: è tutto legato anche all’aspetto di costruzione, se Comune e sponsor lo permettono potremmo avere grandi ospiti con ticket che alzano il livello della promozione, a fianco di serate gratuite. Grande successo anche il Cult da Sugar e per i progetti di inclusività e la charity con Oxfam".

Tanti gli artisti che si sono trattenuti ad Arezzo per qualche giorno. "Ha funzionato anche avere gli artisti qui per più giorni, come Lucio Corsi che ha visitato città e affreschi - continua Mengozzi - il festival raccoglie ormai una trasversalità di interessi e per il futuro la collaborazione col Comune deve andare in quella direzione".

A.B.