
Il carico con ottanta tonnellate di aiuti destinati alla popolazione palestinese è arrivato a Gaza. Misericordie in campo per la raccolta di generi di prima necessità
Missione compiuta. Il carico di aiuti umanitari raccolti dalla Misericordia è arrivato a Gaza. "Per mesi ci siamo impegnati senza sosta, affrontando difficoltà e attese - dichiara il presidente delle Misericordie d’Italia, Domenico Giani che ha seguito in prima persone tutte le fasi dell’operazione umanitaria - perchè volevamo che quei beni raggiungessero il prima possibile la popolazione di Gaza. Abbiamo messo a disposizione i nostri mezzi e la nostra rete. Vederli finalmente arrivare a destinazione ci spinge a proseguire in questa direzione, consapevoli del grande sforzo che occorre da parte di tutti". Una rete che ha dispiegato tutta la sua potenza e tenuto la barra ferma per otto mesi, puntando all’obiettivo senza mollare, anche quando sembrava lontano da raggiungere a causa del conflitto. Un corridoio umanitario che segue la scia di sangue delle guerre. Dalle terre martoriate del Medioriente a quelle dell’Ucraina, senza dimenticare i conflitti che piegano l’Africa.
Ottanta tonnellate di generi di prima necessità raccolti in pochi giorni, in una straordinaria catena di solidarietà scattata nella corsa contro il tempo, sono stati stoccati al porto di Limassol a Cipro e da lì sono partiti per la destinazione finale: Gaza. "Sono generi di prima necessità che grazie al ministro della Difesa Guido Crosetto e al Comando operativo di vertice interforze, sono state inviate a Cipro. Aiuti frutto di donazioni di aziende, tra le quali Unicoop Firenze e di molti cittadini" spiega Giani che ricostruisce il percorso. "Hanno raggiunto la città palestinese attraverso il Corridor for Gaza, nato come risposta all’emergenza umanitaria, cui partecipano Cipro, Israele, Stati Uniti, Emirati Arabi, Europa e Nazioni Unite".
Il carico di aiuti umanitario era partito dall’Italia "attraverso il ponte aereo e la nave messi a disposizione dal ministero della Difesa, per il porto cipriota di Limassol e di qui via nave ha raggiunto il porto di Ashdod in Israele per poi essere distribuito alla popolazione della città palestinese". Farina, pasta, latte e altri generi di prima necessità saranno consegnati alle famiglie palestinesi dalla organizzazione non profit WCK, un’organizzazione che fornisce pasti alle comunità nelle zone di crisi.