ANGELA BALDI
Cronaca

Carabinieri, la sfida del comandante. D’Antonio: "Presto più personale"

"Come Arma dei carabinieri abbiamo il dovere di garantire una presenza costante e capillare sul territorio". Il nuovo comandante provinciale...

"Come Arma dei carabinieri abbiamo il dovere di garantire una presenza costante e capillare sul territorio". Il nuovo comandante provinciale...

"Come Arma dei carabinieri abbiamo il dovere di garantire una presenza costante e capillare sul territorio". Il nuovo comandante provinciale...

"Come Arma dei carabinieri abbiamo il dovere di garantire una presenza costante e capillare sul territorio". Il nuovo comandante provinciale dei carabinieri di Arezzo Pasquale D’Antonio, punta tutto sul servizio che al cittadino deve essere garantito. Cinque giorni soltanto e già ha visitato gran parte del territorio provinciale fino ad arrivare anche a Chiusi della Verna e Sansepolcro passando dalla Valdichiana e Valdarno. Ha già capito che è un terroritorio sano ma che necessità di una presenza più capillare.

"L’Arma di carabinieri – sottolinea D’Antonio – anche nelle stazioni più piccole deve offrire un servizio 365 giorni l’anno 24 ore su 24. Arezzo è una città vivibile ma è comunque un territorio che va presidiato perché può essere mira di criminali che vogliono appropriarsi di beni che i cittadini si sono guadagnati con il loro lavoro e i loro sacrificio"

"E prorio per gli ultimi colpi a danno di aziende così come la microcriminalità localizzata in alcune zone del centro e periferia, ho già avuto incontri in questura, al comando della Finanza e alla polizia locale e ho visto una grande sinergia che deve contininuare e continuerà senz’altro". Inoltre il comandante ha annunciato l’arrivo di nuove forze dell’ordine. "Certamente nei prossimi mesi avremo nuovi militari per colmare quei gap di personale che ci trasciniamo da anni per il turn over e pertanto provvederemo a ridare vigore a quelle stazioni che adesso hanno delle carenze. La popolazione deve avere lo stesso trattamento, dalla persona più anziana alla vittima di maltrattamenti in famiglia, tutti devono sentire la vicinanza dell’Arma soprattutto in quelle piccole realtà dove noi rappresentiamo il presidio delle Stato".