LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Candidati, la carica dei cinquanta. Le liste dei due fronti principali. Il cerchio si chiude a mezzogiorno

Sono le ultime ore utili per il lancio delle liste : poi via ad un mese di campagna a tutto fuoco. I primi colpi già da stamani al mercato. Il tam tam è partito sui social, ormai il canale principale.

Sono le ultime ore utili per il lancio delle liste : poi via ad un mese di campagna a tutto fuoco. I primi colpi già da stamani al mercato. Il tam tam è partito sui social, ormai il canale principale.

Sono le ultime ore utili per il lancio delle liste : poi via ad un mese di campagna a tutto fuoco. I primi colpi già da stamani al mercato. Il tam tam è partito sui social, ormai il canale principale.

Pronti, via. Liste chiuse e candidati in campo. Oggi parte ufficialmente la campagna elettorale. Nomi e programmi, aspirazioni e battaglie si intrecciano nella grande trama della sfida per la Regione. Candidati presidenti - Giani e Tomasi - già in tour da settimane, mentre i partiti hanno chiuso col fiato corto e con più di un maldipancia la lunga notte degli ultimi ritocchi. Nel grafico qui accanto diamo conto delle liste già depositate, con i nomi dei candidati ufficiali che seguono in ordine di lista. Mancano all’appello Pd e Noi Moderati che oggi depositeranno le liste in Tribunale, sfruttando l’ultimo minuto prima del suono della campanella: a mezzogiorno in punto. Per questo pubblichiamo qui a fianco solo i nomi degli esponenti dem e centristi che guideranno le rispettive pattugglie: la segretaria dem Barbara Croci e il consigliere regionale Marco Casucci. Al rush finale potrebbero aggiungersi altre liste e altri candidati, sopratutto nell’area della sinistra radicale, ma solo oggi avremo il verdetto finale. Per il resto, il quadro è definito, le tessere del puzzle sono andate al loro posto in un gioco di equilibri interni tra partiti e negli schieramenti e di rappresentanza territoriale che ha tenuto col fiato sospeso per settimane gli addetti ai lavori.

Nove le liste in competizione tra centrodestra e centrosinistra: quattro per la coalizione che sostiene il governatore uscente Eugenio Giani e cinque per lo schieramento che corre al fianco di Alessandro Tomasi. Nella sfida per un posto nell’assemblea toscana corrono cinquanta i candidati che da oggi e per un mese (ormai scarso) gireranno il territorio a caccia di consensi. Ma nell’era internettiana la campagna elettorale ha perso il suo smalto: via i comizi in piazza, largo ai post che affollano i social. Potenza del web, ma i tradizionali faccia a faccia che fine hanno fatto? Ormai un amarcord. Tiene il caro, vecchio, mercato settimanale: una bella tribuna alla quale i candidati non rinunciano. E da stamani al mercato del Giotto, molti hanno scelto di esserci. Una stretta di mano con la gente, un video sulle proposte e i temi da portare in consiglio regionale per lo sviluppo della città e delle sue vallate: un clichè che si ripete e rappresenta il "sale" della campagna elettorale. Che si annuncia breve ma intensa, con l’immancabile polemica, i botta e risposta, le accuse incrociate. Ma qual è l’identikit dei "magnifici" cinquanta?

Molti sono volti noti di sindaci, amministratori, consiglieri, così nelle file del Pd - da Filippo Boni ad Alessandro Caneschi, a Roberta Casini solo per citarne alcuni - ma anche nei ranghi di Fratelli d’Italia a cominciare dal capogruppo Gabriele Veneri, per poi passare a Giovanna Carlettini, Francesco Lucacci, Stefania Franceschini, Lorenzo Allegrucci e Laura Chieli (alcuni esempi). Stesso trend in Forza Italia col capolista Bernardo Mennini e la candidata Cornacchini. La Lega schiera il fedelissimo di Vannacci, Cristiano Romani, ma il partito aretino punta anche sulle nuove leve salviniane: da Gemma Peri a Marica Cerboni. Sul fronte del campo largo Avs schiera alla guida della lista il consigliere Francesco Romizi, e i 5Stelle puntano sul coordinatore provinciale Tommaso Pierazzi.

Matricole e "veterani" della politica nello stesso agone e con le stesse regole di ingaggio: conquistare un voto in più. Il "sigillo" del Tribunale sulle nove liste in competizione e sui cinquanta candidati in campo ora apre la partita, quella più impegnativa. Tutti in campo ma l’incognita di questa tornata elettorale resta il fattore astensionismo che ha segnato il voto di cinque anni fa e ormai è quasi una costante in ogni appuntamento con le urne. La chiave sta tutta qui: e per chi aspira a un posto nell’assemblea toscana rappresenta la "cruna dell’ago", lo spartiacque che indicherà chi, tra i cinquanta competitor, potrà preparare il trolley per Firenze e chi, invece, dovrà riporre nel cassetto i sogni di gloria.