GAIA PAPI
Cronaca

A scuola di salvataggio. Il nuovo progetto "Asso" forma piccoli soccorritori

Tre i bambini che hanno già salvato un familiare

Tre i bambini che hanno già salvato un familiare

Tre i bambini che hanno già salvato un familiare

AREZZOLa Misericordia di Arezzo continua a distinguersi per il suo impegno nella formazione e nella sensibilizzazione dei cittadini, a partire dai più giovani. Fiore all’occhiello di questo impegno è il progetto "Asso – A Scuola di SOccorso", che da anni entra nelle scuole di ogni ordine e grado per insegnare ai bambini come comportarsi in caso di emergenza. Un’iniziativa che non si limita alla teoria: sono già tre i casi di cronaca nell’aretino in cui bambini formati nell’ambito del progetto sono riusciti a prestare aiuto concreto a un familiare adulto colto da malore. Episodi che dimostrano quanto la formazione precoce possa fare la differenza, trasformando la paura in lucidità e le nozioni apprese in gesti salvavita.

Grazie all’intervento rapido e consapevole di questi piccoli "soccorritori", le situazioni sono state gestite nell’immediato in attesa dell’arrivo dei sanitari. "Asso" si sviluppa su più livelli, modulato in base all’età degli alunni. Si parte con l’educazione emotiva — come non farsi prendere dal panico — fino a vere e proprie simulazioni di chiamate di emergenza al numero 112. Per i più grandi, il percorso si estende alle manovre salvavita, insegnate da operatori specializzati della Misericordia. Un’educazione alla "relazione d’aiuto" che coinvolge anche gli insegnanti, e che punta a costruire cittadini più consapevoli, responsabili e capaci di intervenire in situazioni critiche. Un investimento sul futuro, fatto di piccoli grandi gesti che possono salvare vite. Un progetto che, più che formare alunni, educa al coraggio, all’empatia e alla solidarietà.

Gaia Papi